METATHESIOFOBIA
Si utilizza questo termine quando la paura del cambiamento diventa
una vera e propria fobia. Se avere timore del cambiamento è assolutamente fisiologico, a volte questa paura può manifestarsi in modo eccessivo e trasformarsi in un ostacolo insormontabile, assumendo le sembianze di una vera e propria fobia. Un disturbo d’ansia caratterizzato da un timore intenso e persistente verso il
cambiamento e le novità. I sintomi tipici sono:
PREOCCUPAZIONE;
PENSIERI OSSESSIVI E INTRUSIVI;
TACHICARDIA;
NERVOSISMO;
IRRITABILITÀ;
INSONNIA.
La fobia spinge coloro che ne sono affetti a resistere attivamente a qualsiasi forma di cambiamento, nel tentativo di mantenere strenuamente lo status quo. Si ha poi l’inclinazione
all’autoconvincimento irrazionale che qualsiasi novità sia intrinsecamente negativa, anche quando potrebbe portare benefici. Si tratta di una condizione che può impattare profondamente la vita di chi ne soffre, influenzando la capacità di affrontare il cambiamento e di prendere decisioni trasformative e limitando, così, le occasioni di esplorare nuove prospettive. Superarla però è possibile: con il tempo, il giusto supporto e, se necessario, un approccio terapeutico mirato si
può imparare a gestire questa fobia invalidante.
Scopriamo gli aspetti inediti della nostra personalità, individuando le risorse nascoste
di noi. Anche quando lo desideriamo e cerchiamo è, però, del tutto naturale e fisiologico sperimentare dei timori e delle preoccupazioni. Sebbene la zona di comfort rappresenti un rifugio familiare e rassicurante, in cui ci sentiamo protetti e a nostro agio, rimanervi ancorati troppo a lungo rischia di imprigionarci in una routine prevedibile e controllabile, con la conseguenza di limitare significativamente le nostre opportunità di crescita e sviluppo personale. Abbandonare la zona di comfort è il primo passo da compiere nel percorso verso il cambiamento. Non solo consente di sperimentarci in nuovi contesti, ma anche di scoprire nuovi orizzonti e prospettive. Attraverso questo processo abbiamo l’opportunità di conoscerci meglio, scoprire lati inediti della nostra personalità e imparare a sfruttare appieno le nostre risorse nascoste. Contribuisce, infine, in modo significativo a rafforzare la fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità, elevando l’autostima e il senso di autoefficacia. Imparare ad abbracciare il cambiamento è un elemento essenziale del percorso di ciascuno di noi e rappresenta, al contempo, un’opportunità preziosa per arricchire noi stessi e la nostra vita”, specifica l’esperta.
La domanda a questo punto nasce spontanea: c’è un segreto per evitare di gettare la spugna? Come ci spiega la dottoressa Valeria Fiorenza Perris, è certamente necessario acquisire una maggiore conoscenza di se stessi. Prendere contatto con le proprie reali esigenze e aspirazioni, definendo obiettivi più in linea con chi sentiamo di essere nel qui e ora, è essenziale per porsi traguardi realistici ed effettivamente raggiungibili.
“Sarà sicuramente utilissimo
maturare un atteggiamento più aperto verso il cambiamento, comprendere le ragioni profonde per cui, in alcuni casi, può capitarci di provare paura o resistenza. Centrarci su noi stessi, su ciò che sentiamo essere in linea con i nostri bisogni più autentici, significa poter gestire in modo più funzionale i nostri timori relativi, ad esempio, alla paura del giudizio o a quella di fallire”, continua.
Con un percorso di terapia ci diamo l’opportunità di conoscere meglio noi stessi
Il ruolo di un percorso psicologico “Troppo spesso, quando si tratta di pensare a ciò che vorremmo per il futuro, ci riempiamo la to-do-list di cose da fare e ci dimentichiamo di quanto il nostro benessere mentale sia la cosa che conta di più e l’unico fondamentale obiettivo da avere a cuore per azionare un cambiamento effettivo e duraturo”.
Come specifica la dottoressa, rivolgersi a un professionista può rivelarsi molto utile per affrontare in modo più positivo e consapevole le fasi di transizione; infatti, un esperto può aiutarci a esplorare noi stessi e i nostri bisogni, superare eventuali paure, identificare comportamenti e abitudini che potrebbero limitare l’espressione del nostro potenziale, sviluppare strategie di adattamento più efficaci e rafforzare autostima e autoefficacia.
“Intraprendere un percorso di terapia è prima di tutto un’opportunità che diamo a noi stessi di conoscerci meglio, raggiungere un buon equilibrio interiore, sviluppare le nostre potenzialità e costruire una quotidianità che ci assomigli sempre più”, conclude la dottoressa.