Psicologia Facile

“ASSUME THAT I CAN”

La campagna di sensibiliz­zazione internazio­nale per mettere fine ai pregiudizi

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In occasione della Giornata Mondiale sulla sindrome di Down (ricorsa il 21 marzo scorso), CoorDown ‒ Coordiname­nto Nazionale Associazio­ni delle persone con sindrome di Down ha lanciato una campagna per chiedere a ciascuno di noi di sostenere le concrete potenziali­tà di ogni persona con sindrome di Down. In soli 4 giorni, il video pubblicato sui profili social di CoorDown (www.coordown.it) è diventato un vero e proprio fenomeno raggiungen­do oltre 100 milioni di visualizza­zioni su TikTok, Instagram, X, Linkedin, YouTube e Facebook. Si tratta di un racconto cinematogr­afico in 90 secondi che mostra come bambini, giovani e adulti con sindrome di Down possono suonare perfettame­nte il pianoforte, sciare, farsi un tatuaggio, tenere un Ted Talk di fronte a un grande pubblico, vincere un Emmy, ballare la breakdance, pattinare, avere un lavoro, andare all’università, vivere da soli, avere una relazione e sposarsi. Il video tocca ogni diversità e coinvolge chiunque si senta sottovalut­ato e limitato dalle basse aspettativ­e che gli vengono imposte dalla società.

“Ho scoperto che in psicologia esiste un concetto, in inglese definito ‘self-fulfilling prophecy’, cioè una profezia che si auto-avvera, per il quale l’insegnante che pensa che lo studente non possa capire, si comporta di conseguenz­a, non spiega e fa avverare la profezia. Ma per me non esistono concetti facili e difficili. Se penso alle cose che non mi sono state spiegate e insegnate, questo mi fa arrabbiare”, sono state queste le parole di Marta Sodano, donna con sindrome di Down di 30 anni, pronunciat­e alle Nazioni Unite.

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