E tu che serie guardi?
Dialoghi dei migliori sceneggiatori, personaggi definiti, finali sorprendenti. La tv del domani è delle serie televisive, da quando sono fruibili con tv on demand e sul web. E in ognuna c’è almeno una coppia gay. Perché? Perché è “Normale”
Quando hanno chiesto a Shonda Rhimes, produttrice di Grey’s Anatomy, Scandal e Le Regole del delitto perfetto perché nelle sue serie tv sbocciassero tanti amori gay, la regina Mida della tv americana ha risposto, “perché è normale”. La società americana, ma allarghiamoci pure a tutto l’Occidente, da qualche anno ha infatti imparato a riconoscere la pari dignità degli stili di vita etero e di quelli omo. Un cambiamento culturale, che la tv era stata bravissima ad anticipare. Più realiste dei reality, che ancora indugiano sugli aspetti piccanti degli amori omo, le serie sembrano però prediligere la “normalità”, anche quando lascia la strada del politicamente corretto. A Hollywood si dice che i produttori esigano da chi scrive le serie un tributo puntuale alle storie omosex, per coscienza politica e non solo obbedienza alla legge dell’audience (… ci piace pensarlo). E oggi 9 serie tv su 10 non trascurano di narrare l’universo LGBT in tutte le sue sfumature, belle o brutte che siano,perché la realtà non prevede sconti. Il catalogo delle serie tv gay friendly è vastissimo. Qui ne abbiamo raccolte alcune, arcinote e inedite.
GOOD BEHAVIOR
Una scaltra truffatrice incontra un killer e alla fine se ne innamora. Una dark comedy scritta tra gli altri dal bravo Chad Hodge, a cui sicuramente va attribuita la paternità del dialogo tra due protagonisti minori: La moglie, al marito (che nega di essere omosex): “… ma se sei anche su Grindr”. Il marito: “non sono su Grindr…”. La moglie: “E allora chi è il tizio a 9 metri da me, che scrive sul profilo “scopami finché non dimentico il nome di mia moglie”?. In Italia la trasmette Timvsion.
CUCUMBER
La trovate online, perché (purtroppo) in Italia non è mai arrivata: trasmessa da Channel 4 nel 2015 e scritta da Russell T Davies, papà di Queer as folk e deus ex machina del ritorno in tv del Doctor Who. Si immerge nei complicati rapporti umani al tempo di Grindr, incrociando le vite di Henry (Vincent Franklin), un uomo gay alle prese con una crisi di mezza età e quella del bel Freddie (Freddie Fox), più altri protagonisti. Bravi gli attori, suggestiva la location (Manchester) e ottima l’idea di collegare Cucumber a un’altra serie, Banana, che disvela le storie di alcuni protagonisti di secondo piano.
BARRACUDA
Danny ( Elias Anton) sogna di vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sidney del 2000. Viene preso sotto l’ala protettiva del coach Frank e crea un forte legame di amicizia e rivalità con il compagno di squadra Martin. Ma la provincia australiana non è pronta per un atleta gay. La serie si basa sull’omonimo romanzo del 2013 dello scrittore australiano Christos Tsiolkas, racconta la storia di Danny con realismo lodevole, senza accenni retorici. La trovate online.
EMPIRE
È Dynasty (ve la ricordate?) ambientata nel mondo dell’hip hop newyorkese. La pecora nera non è più Steven, ma Jamal Lyon ( Jussie Smollett), talentuoso cantautore gay e secondo figlio di un boss della musica black, universo ipermaschilista, dove la gay attitude non è apprezzata. Ma Jamal ha l’energia (e gli artigli) di una tigre. Giunta alla terza stagione va guardata anche per le guest star eccellenti: da Naomi Campbell a Demi Moore. In Italia va in onda su Fox.
HOUSE OF CARDS
Ne avrete almeno sentito parlare: è la serie che racconta gli intrighi della Casa Bianca, con un talentuoso Kevin Spacey in veste “presidenziale”. Vittima a sua volta di tanto gossip che lo vorrebbe segretamente gay, Spacey ha deciso di controbattere incarnando un politico bisex, che non disdegna una notte d’amore con l’aitante guardia del corpo, sotto gli occhi complici della first lady (l’ottima Robin Wright). Va in onda su Sky.
EYEWITNESS
L’alto tasso di omofobia della provincia americana spinge il giovane Lukas (James Paxton) a non testimoniare di aver assistito a un omicidio, perché si disgelerebbe il velo sulla sua omosessualità. Il suo boyfriend (Tyler Young) lo asseconda come può. Ma quando il killer lo scopre le cose però si mettono male… Un plot decisamente originale per un thriller. Non è ancora arrivata in Italia.
ORANGE IS THE NEW BLACK
Ispirata alla storia vera di Piper Kerman, è ambientata in un carcere federale, dove una giovane donna wasp (white, anglosaxon, protestant) ritrova l’amante di un tempo e intreccia con lei una complicata e appassionante storia d’amore lesbo dietro le sbarre, mentre sotto traccia s’avanza una condanna senz’appello al (sadico) sistema carcerario americano. La trasmettono Infinity e Netflix.
SENSE8
Il mondo si ricorderà per sempre dei fratelli/sorelle Watchowski per Matrix, ma noi li portiamo nel cuore soprattutto per Sense8, dove 8 individui collegati telepaticamente tra loro, mentre sfuggono ai cattivi, indugiano in orge (coreograficamente bellissime) e inediti incastri sessuali, visto che nel gruppo sono rappresentate quasi tutte le sfumature dell’universo LGBT. La serie è un mix di azione e romance, ben scritta, girata ancor meglio e ricca di spunti. Per non parlare del cast… La trovate su Netflix.