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DALL’ARTE AL DESIGN I SEGRETI ARCOBALENO DELLA CITTÀ MENEGHINA

Milano, la città del business, la metropoli che non dorme mai, la patria di culture diverse.

- di Francesca Galli

Lacittà più inclusiva d’Italia, conosciuta come città della moda e del design, racchiude in sé un meraviglio­so connubio di arte, cultura, storia e tradizione; un connubio che incontra pienamente le esigenze del viaggiator­e gay.

Partendo dalla straordina­ria figura di Leonardo da Vinci, che visse per più di vent’anni nel capoluogo lombardo, è possibile ripercorre alcune tappe fondamenta­li della gay life milanese.

Leonardo da Vinci, genio indiscusso del Rinascimen­to, scienziato, pittore, architetto, ingegnere, coreografo ed inventore dalla personalit­à eccentrica, grazie alla sua mente superiore, ha reso l’Italia il “paese della conoscenza e dell’arte”. Nato ad Anchiano (vicino a Vinci) nel 1452, ha vissuto a Firenze fino al 1482, anno in cui si traferì a Milano per mettersi al servizio di Ludovico Sforza, detto il Moro, che gli diede protezione e lavoro.

Durante la sua permanenza a Milano, Leonardo fu perseguita­to e condannato a causa della sua omosessual­ità. Ciò nonostante ebbe diverse relazioni e si innamorò di uno dei suoi allievi, Gian Giacomo Caprotti, soprannomi­nato da lui stesso “Salaì”.

Salaì - il cui nome deriva da Salaino (“diavolo”) - era un giovane di bell’aspetto verso il quale

Leonardo provava una fortissima attrazione. Era un ribelle, un imbroglion­e, un ladro in grado di accettare la personalit­à stravagant­e, turbolenta e scontrosa dell’artista. Per questo motivo, probabilme­nte, pur essendo consapevol­e della natura travagliat­a del suo amante, Leonardo se lo portò con sé per quasi tutta la sua vita. Addirittur­a, si pensa che la figura del Salaì abbia influenzat­o alcune delle opere di Leonardo: il “San Giovanni Battista” per cui ha posato come modello e la “Gioconda” per cui ha funto da musa ispiratric­e.

Dal 1509 Leonardo da Vinci si legò particolar­mente ad un altro dei suoi studenti, Francesco Melzi, con cui visse gli ultimi due anni della sua vita (1517-1519). A lui lasciò in eredità tutti i suoi beni mobili, le sue carte e i suoi disegni.

Una delle maggiori testimonia­nze dello strabilian­te lavoro del genio rinascimen­tale nella città meneghina è il Castello Sforzesco. In particolar­e, la vena creativa ed inimitabil­e di Leonardo da Vinci si rispecchia nella “Sala delle Asse”, nonché l’ambiente più celebre del Castello. Quest’ultimo comprende anche il “Museo della Pietà Rondanini” dove è

possibile ammirare uno dei più grandi capolavori di Michelange­lo, altro grande artista omosessual­e.

Per comprender­e al meglio il genio e l’omosessual­ità di Leonardo da Vinci, Milano offre inoltre il “Museo delle Scienze”, la mostra “Leonardo da Vinci 3D” e la “Pinacoteca Ambrosiana” dove è conservato il ritratto al Salaì e il “Codice Atlantico”, ovvero la più grande raccolta di scritti e disegni dell’artista. Ancora, il “Museo del Cenacolo Vinciano” dove è possibile ammirare il murale più importante al mondo: “L’Ultima Cena” di Leonardo da Vinci. Infine, è possibile visitare la “Vigna di Leonardo”, una vigna donatagli da Ludovico Sforza nel 1498 dove, ancora oggi, è possibile rivivere i segreti più intimi della vita dell’artista.

Milano non è solo cultura, ma anche divertimen­to. Nel quartiere gay di Porta Venezia è possibile rilassarsi o scatenarsi in uno dei tantissimi locali LGBTQ+ friendly presenti nella zona. Dall’aperitivo fino a tarda notte tutta la comunità si riunisce per sorseggiar­e un cocktail, per una cena o sempliceme­nte per due chiacchier­e in buona compagnia. Tra i locali

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 ??  ?? Sala delle Asse, Leonardo Castello Sforzesco
Sala delle Asse, Leonardo Castello Sforzesco
 ??  ?? Leonardo Da Vinci 3D
Leonardo Da Vinci 3D
 ??  ?? San Giovanni Battista Leonardo da Vinci
San Giovanni Battista Leonardo da Vinci
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 ??  ?? Gioconda e Salaì
Gioconda e Salaì
 ??  ?? Pinacoteca di Brera
Pinacoteca di Brera
 ??  ?? Gay Pride, Milano
Gay Pride, Milano

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