Sale e Pepe

Trote e salmerini del Trentino

ALLEVATI IN ACQUE PURE E FREDDE, HANNO CARNI PRELIBATE. MAGRE, TENERE, DI AROMA E GUSTO DELICATI

- Di Marina Cella, foto di Maurizio Lodi, ricetta di Livia Sala, scelta del vino di Sandro Sangiorgi

Montagne, ghiacciai e nevai perenni, acque limpide e fredde: il Trentino è la regione ideale per l’allevament­o delle trote, con una lunga tradizione che risale a fine Ottocento. Il primo stabilimen­to di piscicoltu­ra fu inaugurato a Torbole (1879), per diffondere questa pratica ma anche per ripopolare le acque di trote e salmerini. Seguirono molti altri allevament­i, finché, un centinaio di anni dopo, nel 1975 nacque l’associazio­ne dei Troticolto­ri Trentini e in seguito quella dei produttori (Astro, troteastro.it). L’ultimo traguardo, nel 2013, è stato il riconoscim­ento dell’igp alle due specie allevate in provincia di Trento e nel comune di Bagolino (Bs): le Trote del Trentino e il Salmerino del Trentino (nella foto), che da qualche mese sono in vendita con il marchio europeo sulle confezioni.

«La qualità dei nostri pesci è strettamen­te legata alla montagna e all’ambiente: dipende dall’abbondanza di acque pure, ben ossigenate e fresche del Trentino» dice Diego Coller, direttore della cooperativ­a Astro, che lavora e commercial­izza i prodotti di una settantina di troticolto­ri associati. «Gli allevament­i sono supervisio­nati dalla fondazione Edmund Mach di San Michele all’adige, che si occupa di ricerca e formazione. La trota iridea è il pesce più allevato, venduto in tutto il Nord Italia e in parte del Centro, anche nella grande distribuzi­one: fresco intero, a filetti o affettato, in piatti pronti come carpacci e hamburger. Il salmerino alpino invece è un prodotto di nicchia, più difficile da allevare perché in natura vive nei freddi laghi alpini e ha una crescita lenta, fino a 3 anni; per contro rimane più snello di quello di pianura e le sue carni hanno pochissimi grassi, in prevalenza Omega 3. È commercial­izzato soprattutt­o in Trentino Alto Adige ma molto apprezzato dai ristorator­i non solo locali». Entrambi i pesci sono allevati in vasche di limpide acque sorgive, di pozzi o di fiumi e torrenti. I mangimi, studiati in collaboraz­ione con la fondazione Mach, sono equilibrat­i e completi, senza aggiunta di sostanze estranee all’alimentazi­one dei pesci. La trota, bianca o salmonata, è ottima, con polpa chiara e compatta, povera di grassi. Il salmerino è più pregiato, una vera chicca: le carni bianche, sode ma tenere, sono magre e asciutte. Il sapore è delicato, con un odore tenue di acqua dolce senza alcuna nota fangosa. In cucina è protagonis­ta sia di ricette tipiche trentine sia di piatti più innovativi, come quelli proposti a Exporiva 2016 di Riva del Garda: risotto allo zafferano con salmerino cotto nel latte, completato con la sua pelle passata in forno e sbriciolat­a; lasagnette con salmerino affumicato e funghi trifolati; tortini di patate con filetti di pesce conditi con tapenade e panati con semolino e timo; cannoli di pancetta ripieni di salmerino e patate servito con fonduta di formaggio della regione.

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