Andar per giardini
ALLA SCOPERTA DELLE SCENOGRAFICHE FIORITURE DI STAGIONE. DALLE VALLI TRENTINE ALLE SPONDE DEI GRANDI LAGHI
C’è una nuova formula di turismo verde, il cosiddetto “horticultural tourism”. Un trend che ogni anno registra l’affluenza di 8 milioni di visitatori nel solo circuito dei Grandi Giardini Italiani, network di eccellenze verdi, di cui oggi fanno parte 123 mete straordinarie per natura e storia, da scoprire tra passeggiate all’ombra di alberi secolari o sotto pergolati fioriti, soste in riva a laghetti di ninfee e visite ad antiche dimore. In maggio e giugno la regina dei giardini è la rosa, e all’esplosione delle sue fioriture, differenti a seconda delle regioni, è dedicato un itinerario ad hoc, “In nome della rosa”. Uno spunto per ammirare collezioni rare, anche private, e allo stesso tempo godere di paesaggi naturali di grande bellezza, oltre che gustare la gastronomia locale. Per chi ancora non li conoscesse, i giardini del lago Maggiore meritano senza dubbio una visita, anche perché rappresentano un capitolo importante nella storia dell’architettura del paesaggio, con un gusto particolare che accosta spunti classici (statue, balaustre, fontane) a specie botaniche esotiche.
Come Villa Taranto, nei pressi di Verbania, vera attrazione del grande lago per il suo parco di 16 ettari e il vastissimo patrimonio botanico: dalle gigantesche conifere alle migliaia di fiori da bordura che tappezzano le aiuole, dal labirinto delle dalie (350 varietà) alle vasche di ninfee. In maggio si può assistere alla spettacolare fioritura bianca dell’albero “dei fazzoletti” (Davidia Involucrata), esemplare rarissimo in Europa. In Trentino, per visitare il Giardino della Rosa di Ronzone, in Alta Val di Non, bisogna aspettare giugno, quando il parco tematico si colora delle fioriture delle 2.500 piante di rosa, in 500 varietà, organizzate in gruppi omogenei: dalle rustiche rugose alle inglesi, dalle profumate bourbon alle antiche centifolia. Imperdibile la passeggiata sotto il pergolato di rose rampicanti e glicini. Dal roseto, vera rarità per i mille metri di altitudine, lo sguardo scorre sul maestoso scenario dei boschi di conifere che ricoprono la valle. Spesso giardini e roseti ospitano eventi dedicati. Vicino a Bracciano, territorio verdissimo tra Viterbo e Roma, Palazzo Patrizi ogni mese di maggio (quest’anno, dal 12 al 14) organizza la Festa delle Rose, mostra mercato dove si trovano anche specie rare. Il parco della tenuta è ombreggiato da querce, cedri del Libano e magnolie, mentre centinaia di rose antiche fioriscono nel roseto, ricoprono le mura del palazzo oppure formano coloratissime siepi e aiuole, insieme a lavanda e mirto.