Sale e Pepe

Andar per giardini

ALLA SCOPERTA DELLE SCENOGRAFI­CHE FIORITURE DI STAGIONE. DALLE VALLI TRENTINE ALLE SPONDE DEI GRANDI LAGHI

- servizio di Paola Mancuso, ricette di Claudia Compagni, foto delle ricette di Felice Scoccimarr­o, styling di Stefania Aledi

C’è una nuova formula di turismo verde, il cosiddetto “horticultu­ral tourism”. Un trend che ogni anno registra l’affluenza di 8 milioni di visitatori nel solo circuito dei Grandi Giardini Italiani, network di eccellenze verdi, di cui oggi fanno parte 123 mete straordina­rie per natura e storia, da scoprire tra passeggiat­e all’ombra di alberi secolari o sotto pergolati fioriti, soste in riva a laghetti di ninfee e visite ad antiche dimore. In maggio e giugno la regina dei giardini è la rosa, e all’esplosione delle sue fioriture, differenti a seconda delle regioni, è dedicato un itinerario ad hoc, “In nome della rosa”. Uno spunto per ammirare collezioni rare, anche private, e allo stesso tempo godere di paesaggi naturali di grande bellezza, oltre che gustare la gastronomi­a locale. Per chi ancora non li conoscesse, i giardini del lago Maggiore meritano senza dubbio una visita, anche perché rappresent­ano un capitolo importante nella storia dell’architettu­ra del paesaggio, con un gusto particolar­e che accosta spunti classici (statue, balaustre, fontane) a specie botaniche esotiche.

Come Villa Taranto, nei pressi di Verbania, vera attrazione del grande lago per il suo parco di 16 ettari e il vastissimo patrimonio botanico: dalle gigantesch­e conifere alle migliaia di fiori da bordura che tappezzano le aiuole, dal labirinto delle dalie (350 varietà) alle vasche di ninfee. In maggio si può assistere alla spettacola­re fioritura bianca dell’albero “dei fazzoletti” (Davidia Involucrat­a), esemplare rarissimo in Europa. In Trentino, per visitare il Giardino della Rosa di Ronzone, in Alta Val di Non, bisogna aspettare giugno, quando il parco tematico si colora delle fioriture delle 2.500 piante di rosa, in 500 varietà, organizzat­e in gruppi omogenei: dalle rustiche rugose alle inglesi, dalle profumate bourbon alle antiche centifolia. Imperdibil­e la passeggiat­a sotto il pergolato di rose rampicanti e glicini. Dal roseto, vera rarità per i mille metri di altitudine, lo sguardo scorre sul maestoso scenario dei boschi di conifere che ricoprono la valle. Spesso giardini e roseti ospitano eventi dedicati. Vicino a Bracciano, territorio verdissimo tra Viterbo e Roma, Palazzo Patrizi ogni mese di maggio (quest’anno, dal 12 al 14) organizza la Festa delle Rose, mostra mercato dove si trovano anche specie rare. Il parco della tenuta è ombreggiat­o da querce, cedri del Libano e magnolie, mentre centinaia di rose antiche fioriscono nel roseto, ricoprono le mura del palazzo oppure formano coloratiss­ime siepi e aiuole, insieme a lavanda e mirto.

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 ??  ?? Tortel di patate con crauti e speck (Trentino), pag. 124 In queste pagine: piatti di Rosso Ramina e Maxwell&williams, ciotola di Rosso Ramina, runner Zara Home, tessuti di Rubelli. Indirizzi a pagina 6
Tortel di patate con crauti e speck (Trentino), pag. 124 In queste pagine: piatti di Rosso Ramina e Maxwell&williams, ciotola di Rosso Ramina, runner Zara Home, tessuti di Rubelli. Indirizzi a pagina 6

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