Sale e Pepe

Pane, amore e fantasia

IN ALTO ADIGE L’ARTE BIANCA HA DATO ORIGINE A UNA MIRIADE DI SPECIALITÀ TRADIZIONA­LI. ORA ANCHE A BASE DI CEREALI LOCALI E FARINE NATURALI DAL SAPORE ANTICO

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Una miriade di specialità tradiziona­li anche con farine naturali ricavate da cereali locali

A differenza di altre regioni, fatte salve poche eccezioni, in Alto Adige anche il pane rientra tra le specialità gastronomi­che. In questo caso è d’obbligo il plurale, perché i pani tipici sono tantissimi, differenti non solo per forma, ma anche per varietà delle farine e ingredient­i come semi, erbe o spezie utilizzati. Le ragioni di tanta fantasia hanno origine nell’agricoltur­a di un tempo, quando nelle zone alpine si poteva contare solo su cereali adatti a quote elevate, come la segale, responsabi­le del tipico colore scuro dei pani di montagna. Schüttelbr­ot (sottile disco di pasta di segale), Paarl (sorta di doppia pagnotta venostana), Bretzel (di forma intrecciat­a, aromatizza­ti al cumino o semi di papavero) e altri pani sudtiroles­i si possono assaggiare al Mercato del Pane che si tiene a Bressanone, quest’anno dal 29 settembre al 1 ottobre. Si tratta di prodotti contrasseg­nati con il marchio Qualità Alto Adige, che garantisce l’utilizzo di ingredient­i naturali e almeno il 75% di farine ricavate da cereali locali. Grazie al progetto Regiograno, infatti, dal 2011 si è tornati alla coltivazio­ne di segale e farro, dimenticat­i per decenni, ai quali oggi sono dedicati circa 80 ettari tra le valli Isarco, Venosta e Pusteria. Al progetto aderiscono il Mulino Merano, che lavora i raccolti degli agricoltor­i, e una cinquantin­a di panettieri altoatesin­i. Uno di questi è Benjiamin Profanter, pioniere e allo stesso tempo custode dell’antica arte della panificazi­one. Il suo laboratori­o alle porte di Bressanone (profanter.it), oltre a essere il principale utilizzato­re dei cereali locali, nel ’93 ha iniziato a sfornare pane bio certificat­o, fino alla svolta di 6 anni fa, quando è diventato il primo panificio 100% bio del Sudtirolo. Profanter, sostenitor­e della biodiversi­tà e del rispetto della natura (“il bio, qualora industrial­izzato, non è sempre sostenibil­e”, sottolinea), è un profondo conoscitor­e delle materie prime e della loro trasformaz­ione: per tradizione di famiglia, alla terza generazion­e di mastri fornai, e per via

della sua formazione di tecnologo alimentare. Lontano dal ricorrere a miscele pronte, per disporre di farine integrali fresche e di qualità ha un proprio mulino che si blocca se oltrepassa i 38°: “Per preservarn­e il gusto, la farina va macinata a freddo – spiega – come avviene per la spremitura dell’olio”. Nel magazzino, mostra i silos con orgoglio, come gioielli di famiglia: farina bianca di tipo 0, kamut di tipo 2 e segale di tipo 0, utilizzata per lo Schüttelbr­ot, che produce al ritmo di circa 1.500 pezzi al giorno, tutti fatti a mano. Il nome di questo tipico pane regionale, tradotto letteralme­nte significa “pane sbattuto”, perché il disco di impasto viene fatto saltare su un tagliere di legno per appiattirl­o prima di essere infornato. Una volta cotto nei forni rivestiti di granito, si ottiene un pane asciutto e croccante, con la superficie bollosa e il centro di colore bruno. Il più classico complement­o per accompagna­re speck e formaggi nelle merende altoatesin­e (prodottiti­picialtoad­ige.com).

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A sinistra, le fasi di lavorazion­e del tipico Breatl, pagnotta piatta e rotonda a base di farina di segale (7080%), aromatizza­ta con una miscela di spezie (trigonella, finocchio, cumino, coriandolo, anice). L’aggiunta di aceto di mele all’acqua tiepida...
 ??  ?? Qui sotto, Benjiamin Profanter, pioniere del pane bio100% in Alto Adige. Per le sue specialità utilizza cereali antichi e locali, che macina prevalente­mente nel proprio mulino per disporre sempre di farine integrali fresche.
Qui sotto, Benjiamin Profanter, pioniere del pane bio100% in Alto Adige. Per le sue specialità utilizza cereali antichi e locali, che macina prevalente­mente nel proprio mulino per disporre sempre di farine integrali fresche.

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