Spiriti liberi
VIAGGIO NEL VARIEGATO MONDO DELLA MIXOLOGY. PER APPASSIONATI E ASPIRANTI BARTENDER
Preferite un rinfrescante“build on the Rocks”? Allora prelevate dalla glacette i cubetti di ghiaccio - elemento fondamentale da preparare con acqua pura, meglio se minerale - e create l’effetto iceberg direttamente nel bicchiere dove poi verserete gli ingredienti sapientemente combinati. Se invece volete stupire gli amici con gli eleganti movimenti della miscelazione e servire degli shottini (o short drink) da bere in un sorso, è arrivato il momento di usare lo shaker. Ma attenzione: per le dosi non fidatevi del vostro occhio e usate il misurino, poi agitate con forza e, infine, filtrate il cocktail con lo strainer mentre lo versate nel bicchiere. Per conferire un sapore speciale al drink, usate il pestello e ricavate l’essenza di erbe aromatiche o frutta fresca, oppure utilizzate la gruttugia per arricchire gli ingredienti con una punta di zenzero. Infine, scegliete il bicchiere giusto e, importantissimo, ricordate che anche la guarnizione è parte integrante del cocktail. E l’happy hour è servito!
Un’estate torrida ama movimenti lenti. È tempo di cocktail da sorseggiare con calma, in buona compagnia, alla luce languida del tramonto, con una colonna sonora di sottofondo. Anche se non siete campioni di Mixology (miscelazione dai movimenti eleganti, con ingredienti raffinati) o di Flair (creazioni acrobatiche di cocktail), potete esibirvi con estro e creatività nella preparazione di un buon drink. L’importante è attrezzare l’angolo bar con un blender (frullatore) o un estrattore di succhi per rinfrescanti soft drink naturali, un mixing glass con lungo cucchiaio per miscelare i liquidi, il sifone da seltz per una soda frizzante e uno spremiagrumi. Se poi la compagnia è numerosa, non fatevi cogliere impreparati e riempite la giara con long drink da mescere direttamente nei tumbler dal rubinetto.