Bollicine d’autore
DA CONEGLIANO A VALDOBBIADENE, LUNGO LA STRADA DEL PROSECCO SUPERIORE, PER CONOSCERE VINI E CIBI DEL NORD EST
Le strade del vino portano spesso in luoghi dove storia e avanguardia convivono in equilibrio perfetto. Un esempio è la cantina Santa Margherita di Fossalta di Portogruaro (VE), che da qualche mese ospita il nuovo Centro Aziendale intitolato a Vittorio Emanuele Marzotto, uno dei capostipiti dell’azienda. Le strutture del polo originario (che ha già compiuto 80 anni) sono state riconvertite in un’ottica hi-tech e verde: ecco, allora, una linea di imbottigliamento ultramoderna, una nuova zona di stoccaggio e le vele, ricoperte di zinco titanio, che proteggono le vetrate. Periodicamente vengono organizzate degustazioni. Winelover e buongustai possono sperimentare anche una componente food ricercata con specialità del territorio: pane e prodotti da forno, salse e sughi, dolci, selezioni di formaggi e salumi di nicchia, tutti da abbinare ai vini. Ampio spazio è dedicato alla conoscenza dei vini prodotti dal Gruppo, dal Pinot Grigio (fra i must della casa) al Refosco (supervenetian che nasce nel Veneto Orientale), fino al Prosecco Superiore Rive di Refrontolo, una delle etichette più esclusive della maison Santa Margherita, tra le prime a credere nelle potenzialità del vitigno Glera. Dalla cantina si può intraprendere un percorso a ritroso e raggiungere le colline tra Conegliano e Valdobbiadene dove nascono le uve destinate a dar vita al “re delle bollicine”. Il suolo ricco, il clima con buone escursioni termiche e un territorio pronto per entrare nel Gotha dei siti Unesco sono gli elementi che hanno reso grande e inimitabile il Prosecco Superiore. In particolare quello griffato Santa Margherita, che nasce dai grappoli maturati nelle “Rive”, cru aggrappati ai pendii più scoscesi della zona.
Il Prosecco si incontra, praticamente a ogni passo, se si percorre la Strada che gli è stata dedicata: poco più di trenta chilometri tra vigneti, vecchie contrade e borghi medievali. Si parte da Conegliano, una delle piccole capitali dell’alta Marca trevigiana, dominata da un Castello divenuto nel corso dei secoli un assemblaggio di torri, mura, giardini e camminamenti di ronda. Nell’antico centro storico si visita anche il Duomo, con lavori di Cima da Conegliano e Palma il Giovane, Casa Longega decorata a formelle di terracotta e l’ex Monte di Pietà. La Strada poi si inoltra nel mare di colline e vigneti e, prima di arrivare a destinazione, una piccola deviazione fa scoprire l’abbazia di Santa Maria a Follina, fondata nel XII secolo. Valdobbiadene, la meta finale, è una vera e propria “capitale delle bollicine” visto che ha ospitato per decenni la Mostra degli Spumanti Italiani. Quattro passi nel suo centro storico fanno scoprire, in Piazza Marconi, il Duomo neoclassico (con tele di Palma il Giovane) e Villa dei Cedri, elegante gioiellino liberty.