Tenerina
DALLA TRADIZIONE FERRARESE, UNA TORTA CHE È UNA VERA DELIZIA PER GLI AMANTI DEL CIOCCOLATO
Una goduriosa torta della tradizione ferrarese al sapor di cioccolato
Già il nome quasi fanciullesco di questa torta tipica del Ferrarese, con il diminutivo che ne accentua il carattere decisamente tradizionale, ne anticipa le sensazioni al palato: la consistenza umida e il cuore di cioccolato fuso, ancora semiliquido. Tanto che nel dialetto locale, con una espressione colorita ed efficace, viene chiamata torta “tacolenta” (cioé, “appiccicosa”) per via dell’interno cremoso, che invade la bocca: una vera delizia per i cultori del fondente. Gli fa da contrappunto una crosticina meringata, con “crepe” che non sono un difetto di preparazione, ma il normale risultato della cottura degli albumi.
Il segreto di questo dessert semplice e con pochissimi ingredienti è proprio la cottura, che deve mantenere un “cuore” morbidissimo, rilasciando al palato il sapore avvolgente e persistente del cioccolato fondente. I gourmet capiranno la modernità di questo dessert che, nato all’inizio del ‘900, è precursore dei classici tortini e moelleux au chocolat oggi proposti dai ristoranti. La particolarità della tenerina, umida e bassa (massimo 3 cm), è infatti di essere preparata con pochissima farina (dai più ortodossi, addirittura senza) e assenza di lievito. Caratteristiche che la accumunano a poche altre torte tradizionali come la Barozzi, specialità di Vignola (Modena), aromatizzata con caffè e rum, e la Caprese, profumata all’arancia e con mandorle tostate.