Oggetti e attrezzi per la cucina In punta di bacchette
TUTTI PAZZI PER IL CIBO CINO-JAP. LE CUCINE DEI DUE IMPERI SI SFIDANO ALL’ULTIMA LECCORNIA. MA PER GUSTARLE BISOGNA SCEGLIERE GLI ATTREZZI GIUSTI
Colori delicati e sapori freschi e sani: la cucina orientale piace a tutti. Ma per le ricette cinesi e giapponesi, servono gli strumenti giusti. E un ingrediente jolly: il riso. Si cuoce in una pentola antiaderente o versando i chicchi in una sfera forata che s’immerge nell’acqua bollente. Non possono poi mancare il cestello di bambù per i ravioli, lo yukihira nabe (la casseruola in alluminio martellato che evita che il cibo si attacchi sul fondo) e il wok per umidi e fritture.
Se le pirofile in ghisa e terracotta, da usare anche comoge Gcoenttteni ietoaritdtarpeozrztaitap,esronloaotctiumceinpear tener caldi noodles e tempura, per cuocere il tofu dei nigiri è perfetta la banrai-nabe, la pentola con un’intercapedine che rilascia il calore in modo uniforme e impedisce che il formaggio di soia diventi troppo molle. Sta benissimo sulla tavola apparecchiata con le tovagliette furoshiki, accanto a cocotte e mestoli in alluminio dorato, bacchette, ciotole in porcellana per la zuppa di riso e il ramen. La minestra di pasta all’uovo è arricchita con carne, pesce e verdure affettati con il santoku, il coltello con la lama dotata di alveoli che favorisce il rapido distacco del cibo. È lo strumento di lavoro indispensabile per il sushi, insieme allo speciale contenitore in legno che assorbe l’umidità del riso cotto e lo rende più facilmente modellabile, anche per preparare gli oshizushi, i bocconcini pressati di forma rettangolare. Si servono su eleganti piatti in ceramica raku con lo zenzero grattugiato al momento, il wasabi e l’immancabile salsa di soia.