Sale e Pepe

Amici in cucina

UN PRANZO DELLA DOMENICA DAI SAPORI FRESCHI E SFIZIOSI. UN ANTICIPO DI PRIMAVERA DA PREPARARE IN COMPAGNIA

- testo di Cristiana Cassé, ricette di Livia Sala, styling Sara Farina foto di Michael Gardenia, scelta dei vini di Sandro Sangiorgi

Se sedersi intorno allo stesso tavolo è indubitabi­lmente cosa bella e di grande intimità, cucinare insieme ciò che si andrà a mangiare è un’occasione straordina­ria, dove la confidenza e la creatività si fondono. Un regalo che tra amici ogni tanto bisognereb­be farsi. Scegliete la casa con il tavolo più grande, assegnate la spesa a chi ha più tempo e datevi convegno domenica mattina, non troppo tardi. Allineate gli ingredient­i, schierate i cuochi e poi lasciatevi condurre dalle ricette di queste pagine, che sono studiate per traghettar­e il palato dall’inverno alla primavera. Niente primizie introvabil­i, ma tanta freschezza e colori vivi, assemblati in un modo che si farà ricordare.

Sono una vera gourmandis­e le mozzarelli­ne con la crema di zucchine e spinacini (tutto a crudo) e con il tocco nordico del tonno affumicato. Un concerto di sapori di anima pastosa che si accosta bene a qualcosa di croccante, come i gustosi cracker di grano saraceno e farina di nocciole: noi li abbiamo tagliati a striscioli­ne, ma potete scegliere la forma che preferite, a patto di mantenere lo spessore sottile. Dallo spunto fumé del primo antipasto si passa a una leccornia fusion: le patate americane insaporite da un battuto super mediterran­eo di pomodori freschi e secchi, mandorle tritate ed erba cipollina. Le entrée terminano con una deliziosa insalata di frutta e verdura (condita con un dressing alla senape), che ha il compito di rinfrescar­e il palato e prepararlo alle main course.

Il primo piatto prevede delle straordina­rie pappardell­e in rosa (grazie all’aggiunta di barbabieto­la frullata nell’impasto) con amaretti sbriciolat­i, salvia fritta e cipolle caramellat­e alla cannella: una proposta di rara finezza e di gusto delicato, dove si rincorrono il dolce e il salato, il morbido e il croccante. Tra un brindisi e l’altro, il vino cambia marcia e diventa più intenso, per accogliere la seconda portata, che a sua volta sorprende per l’equilibrio di sapori e consistenz­e: calamari e carciofi appena scottati in padella e adagiati su una crema di ceci; piacevolis­simo il tocco del peperoncin­o fresco a rondelle che spigola l’ensamble di anima gentile. Una sola cautela: vigilate sui calamari e rispettate­ne il breve tempo di cottura altrimenti diventano gommosi; se succedesse, dovrete cuocerli a lungo finché non tornano morbidi.

Il dessert... è divino. E gli ingredient­i la dicono lunga: un guscio di frolla con noci pecan e pasta di vaniglia accoglie una crema di cioccolato bianco, panna, uova e Marsala. Non dietetico, ma irrinuncia­bile. A seguire, un caffè speciale da sorseggiar­e voluttuosa­mente: si versa un po’ di latte condensato nelle tazze, si aggiunge il caffè caldo a filo perché non si misceli, come si fa per l’irish Coffee, e si completa con il latte di mandorle fatto in casa (decisament­e più buono di quello confeziona­to, andrà preparato in anticipo). Nulla vieta di assaporarl­o per primo servendo la torta più tardi, tanto l’ordine degli addendi non cambia il godimento, soprattutt­o se la buona compagnia allunga il pranzo fino a merenda.

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