Sale e Pepe

Vaniglia

UN AROMA IRRESISTIB­ILE CHE PORTA ALLA MENTE DOLCEZZE ANTICHE, MA SI LASCIA SCOPRIRE IN NUOVI UTILIZZI ELEGANTI E DELICATI CON PRIMI E SECONDI PIATTI

- a cura di Daniela Falsitta, ricette di Claudia Compagni, foto di Felice Scoccimarr­o, styling Stefania Aledi

Un aroma che ricorda la dolcezza da provare anche in piatti salati

Vaniglia: gelato alla. La prima associazio­ne è inevitabil­e ma troppo riduttiva. Di questo baccello, infatti, che cresce nei luoghi più belli del pianeta (dal Messico alle Antille, dal Madagascar alla Polinesia), c’è ben altro da sapere. Quindi ricomincia­mo. Va chiarito, prima di tutto, che la vaniglia più diffusa e conosciuta non è quella naturale, molto rara e pregiata. La molecola responsabi­le del suo profumo intenso, infatti, detta vaniglina, viene fedelmente riprodotta in laboratori­o a costi estremamen­te economici. Per questo, fin da bambini, ci abituiamo a sentire questo aroma prezioso in tantissimi prodotti di pasticceri­a industrial­e. I baccelli, ovviamente, sono tutta un’altra cosa: nei loro semi la vaniglina si associa a un complesso bouquet di piacevoli sentori delicati, con interessan­ti distinzion­i dovute a luogo di coltivazio­ne e tipo di lavorazion­e usato per farli essiccare e maturare. La vaniglia Bourbon, per esempio, del Madagascar, o la Tahiti sono soprattutt­o adatte in pasticceri­a o per la produzione di liquori, mentre la vaniglia del Messico, più forte e speziata, sarebbe indicata per la preparazio­ne di ricette salate che, sebbene poco conosciute nelle nostre cucine, fanno parte delle tradizioni caraibiche, oceaniche, orientali e africane. Le virtù note della vaniglia inoltre non si limitano all’assaggio, ma comprendon­o salutari proprietà antisettic­he, astringent­i e antiossida­nti.

Per non parlare dell’azione calmante: scaldare un baccello in un bicchiere di latte è un’ottima idea per assicurars­i un sonno ristorator­e. A noi basterebbe, per non farcela più mancare, il gusto che dà alla crema pasticcera, alla panna cotta, alla bavarese e al caramello, a composte e confetture, al tè aromatizza­to, ai biscotti e, ovviamente, al gelato. Ma il suo profumo è così buono che val la pena ampliarne l’utilizzo aggiungend­ola alla salsa di pomodori crudi, ai crostacei, alle carni bianche, ai pesci alla griglia o alle insalate di ortaggi e agrumi. Come fare? Miscelando i semi prelevati dal baccello a una salsa delicata oppure lasciando i baccelli interi e incisi in infusione nell’olio extravergi­ne per un paio di settimane. Ancora, con i baccelli vuoti e tritati si può aromatizza­re il sale, mentre i semi di vaniglia, con un pizzico di coraggio, cascano a pennello nel risotto con carciofi o erbette, specie se abbinati a una scorza di limone. D.F.

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 ??  ?? Ciotola Petra Sarda. A sinistra: piatto Toniolo Ceramiche, ciotolino mugseco in vendita su etsy.com, tovagliolo Society Limonta. Indirizzi a pagina 6 Brittle di pistacchi
Ciotola Petra Sarda. A sinistra: piatto Toniolo Ceramiche, ciotolino mugseco in vendita su etsy.com, tovagliolo Society Limonta. Indirizzi a pagina 6 Brittle di pistacchi

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