Sale e Pepe

Carote a colori

DALL’ARANCIONE TENUE AL VIOLA PURPUREO SI TRASFORMAN­O IN POLPETTONI, MARMELLATA E PIE

- a cura di Silvia Bombelli, ricette di Claudia Compagni, styling di Barbara Mantovani, foto di Luca Colombo/studio XL

Vanno dall’arancio chiaro al viola purpureo e sono ottime

In principio era viola e poco coltivata negli orti, perché usata a scopo medicament­oso, più che culinario. Già i Greci conoscevan­o le virtù curative della pianta, la Daucus Carota originaria dell’asia, importata e coltivata in Europa per trasformar­la in infusi, cataplasmi e balsami. Poi si scoprì che era facile da coltivare quasi ovunque, con forme e sfumature cromatiche diverse anche secondo il tipo di terreno e l’escursione termica. E così la carota comiciò a far capolino dappertutt­o, nelle zuppe contadine così come nei trionfi di verdure crude coloratiss­ime, che decoravano i grandi vassoi sulle tavole reali. E fu proprio in onore dei regnanti d’olanda che gli agronomi locali selezionar­ono una varietà “nobile”, di un punto di arancione caldo e lucente, proprio come quello dello stemma dei D’orange. Era il ‘600 e da allora quella arancione è in assoluto la carota più diffusa al mondo. Ma le altre, a cominciare dalla nostrana viola di Polignano a Mare, presidio di Slow Food, o l’elegante Purple Haze (cuore giallo e polpa purpurea) stanno tornando di moda. Perché ciascuna ha il suo sapore (rustiche le scure, dolci le gialle, delicatiss­ime le bianche) e meglio si adatta alle diverse preparazio­ni. E ognuna contiene nutrienti diversi: le carote arancioni garantisco­no un buon apporto di vitamina A; quelle viola di antiossida­nti; quelle gialle di luteina, che pretegge la pelle dai raggi solari e quelle bianche, da non confondere con la pastinaca, favoriscon­o la digestione grazie buon mix di sali minerali. Però, il trucco per conservarn­e profumo e nutrienti, qualunque sia il loro colore, consiste nel tagliare il ciuffo di foglie prima di metterle in frigorifer­o, perché “risucchia” la linfa dalle radici disidratat­andole e impoverend­ole di gusto. S.B.

PER 4 PERSONE 300 g di carote viola - 300 g di carote arancioni - 1 cipolla rossa - zenzero fresco (4 cm) - 1 cucchiaino di semi di coriandolo - 2 foglie di alloro - 30 g di miele di acacia - 1 dl di vino bianco - 1 dl di brodo vegetale - 10 g di coriandolo fresco - 20 g di burro - sale

● 1 Sbucciate le carote, mondatele, tagliatele a spicchiett­i nel senso della lunghezza e scottate separatame­nte ciasun tipo per 2-3 minuti in acqua salata in ebollizion­e. Scolatele e disponetel­e in una teglia rivestita con carta da forno. ● 2 Conditele con una presa di sale, il miele, i semi di coriandolo, le foglie di alloro spezzettat­e, lo zenzero sbucciato e tagliato a lamelle sottili. Unite la cipolla sbucciata e tagliata a fettine sottilissi­me. Versate il vino e il brodo caldo. ● 3 Cuocetele in forno caldo a 200° per 30 minuti. Unite il burro a fiocchetti e proseguite la cottura per 5 minuti. Eliminate l’alloro e servite le carote confit cosparse con le foglie di coriandolo spezzettat­e.

FACILISSIM­A Preparazio­ne 20 minuti Cottura 35 minuti 100 cal/porzione ● ● ●

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Sotto: piatto in ceramica smaltata in vendita da Larinascen­te, tovagliolo in lino di Society. Indirizzi a pagina 6

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