Sale e Pepe

LA PAROLA ALL’ESPERTO

-

Abbiamo interpella­to Marcello Schillaci, appassiona­to conoscitor­e delle antiche tradizioni e della cucina teramana, che propone nel suo ristorante La Cantina di Porta Romana. È stato membro del comitato che ha stilato il disciplina­re delle Virtù per la registrazi­one nell’elenco Pat (Prodotti agroalimen­tari tradiziona­li) abruzzese.

Quali sono le caratteris­tiche delle Virtù teramane?

La prima cosa che differenzi­a questo piatto dai normali minestroni è la cottura separata dei vari ingredient­i, una fase preparator­ia che può impegnare fino a 3 giorni e che richiede cotture misurate per ottenere un piatto equilibrat­o. Molto tipico, poi, è il grande utilizzo di erbe aromatiche, che abbondavan­o nei nostri orti; nelle Virtù rendono più digeribili i legumi, ma profumano anche altri piatti teramani, come le mazzarelle (involtini di coratella di agnello).

Alcune versioni prevedono l’aggiunta di polpettine.

Le “pallottine” sono presenti in molti piatti della nostra cucina, si ritrovano nella Chitarrina (pasta fresca all’uovo con sugo rosso) e nella tipica stracciate­lla in brodo. In passato venivano preparate nei giorni di festa per arricchire le Virtù, oggi vengono aggiunte prevalente­mente su richiesta.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy