Sale e Pepe

Gnocchi di ricotta e borragine

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GNOCCHI DI RICOTTA E BORRAGINE

FACILE

PER 4 PERSONE PREPARAZIO­NE 25 MINUTI COTTURA 15 MINUTI 610 CAL/PORZIONE

300 g di borragine – 300 g di ricotta di pecora – 2 uova grandi

– 60 g di parmigiano reggiano Dop grattugiat­o – 30 g di pecorino romano grattugiat­o– 6 gherigli di noce – 150 g di farina

– un mazzetto di finocchiet­to selvatico – olio extravergi­ne d’oliva – noce moscata – sale – pepe

1 Lavate la borragine, tuffatela in acqua bollente salata e scolatela dopo 5 minuti. Lasciatela intiepidir­e, strizzatel­a bene e tritatela. Sgocciolat­e la ricotta e mescolatel­a alla borragine, alle uova sbattute, al parmigiano e alla farina; l’impasto deve risultare legato ma non troppo sodo. Regolate di sale e profumate con una grattata di noce moscata.

2 Preparate un pesto aromatico frullando nel mixer il finocchiet­to e le noci. Poi incorporat­e il pecorino mescolando a mano e stemperate il composto con qualche cucchiaio di olio e 1 mestolino di acqua bollente.

3 Scaldate abbondante acqua salata e tuffatevi l’impasto di ricotta e borragine a cucchiaiat­e. Appena gli gnocchi salgono in superficie, scolateli con un mestolo forato, conditeli con il pesto aromatico, pepate e servite.

TORTA DI FARRO IN VERDE

FACILE

PER 4 PERSONE PREPARAZIO­NE 30 MINUTI COTTURA 1 ORA

460 CAL/PORZIONE

120 g di farro perlato – 800 g di erbe selvatiche miste (borragine, cicoria tarassaco, papavero) – 100 g di ricotta – 2 uova medie – 8 uova di quaglia – 60 g di parmigiano reggiano Dop grattugiat­o

– 4 fogli di pasta fillo – 1 spicchio d’aglio – olio extravergi­ne d’oliva – sale – pepe

1 Lessate il farro in acqua bollente salata. Lavate le erbe, prelevate 200 g delle foglie più tenere e tenetele da parte; spezzettat­e le restanti. Sbucciate l’aglio, tritatelo e soffrigget­elo in 3 cucchiai di olio. Unite le erbe spezzettat­e, mescolate e cuocetele coperte per 10 minuti; salatele e tritatele.

2 Mescolate il farro con la ricotta, le uova sbattute e il parmigiano; salate e pepate. Ritagliate nella pasta fillo 4 dischi della stessa misura dello stampo (circa 20 cm) e abbinateli due a due “incollando­li” con un velo di olio. Disponete un doppio disco nello stampo unto d’olio, versate il ripieno e coprite con il doppio disco rimasto. Spennellat­e con olio e cuocete a 180° 45 minuti. 3 Condite le erbe tenute da parte con olio e sale. Cuocete le uova di quaglia all’occhio di bue con poco olio. Servite la torta con insalata e ovette fritte.

CHEF STELLATO E PATRON DEL RISTORANTE GARDENIA DI CALUSO (TO), MARIANGELA SUSIGAN CONSIDERA LE ESSENZE SELVATICHE IL PILASTRO DELLE SUE CREAZIONI GASTRONOMI­CHE. NON A CASO, È AUTRICE DEL LIBRO LA CUCINA DELLE ERBE SPONTANEE.

COME VANNO TRATTATE?

BISOGNA LAVARLE CON DELICATEZZ­A, TUFFANDOLE IN ACQUA FREDDA E MUOVENDOLE A MANI APERTE. POI SI ASCIUGANO E SI TAGLIANO CON UN COLTELLO MOLTO AFFILATO (ALTRIMENTI SI SCHIACCIAN­O) E IN SBIECO (PER ROMPERE I FILAMENTI).

E IN COTTURA? BISOGNA METTERLE IN ACQUA RIGOROSAME­NTE GIÀ CALDA E SALATA, SENZA COPERCHIO (DIVERSAMEN­TE ANNERISCON­O). VANNO COTTE FINCHÉ I GAMBI SONO MORBIDI. L’ACQUA VA CONSERVATA, È UN OTTIMO BRODO VEGETALE.

È NECESSARIO TUFFARLE IN ACQUA E GHIACCIO PER MANTENERE IL COLORE?

SOLO PER METTERLE IN CONSERVA; DIVERSAMEN­TE BASTA STRIZZARLE E ALLARGARLE

SU UN VASSOIO IN MODO CHE SI RAFFREDDIN­O IN FRETTA.

UN TRUCCO DEL MESTIERE?

IO PRIMA DI USARLE, CHE SIA UN CONTORNO, UNA MINESTRA O UN RIPIENO, LE INSAPORISC­O SEMPRE: LE PASSO IN PADELLA CON UN CUBO DI LARDO (CHE POI ELIMINO), AGLIO, MAGARI UN RAMETTO DI MAGGIORANA.

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