Sale e Pepe

BASSA BRESCIANA, TRA PIEVI E CASONCELLI

UNA VASTA PIANURA CHE INVITA ALL’USO DELLA BICICLETTA. ALLA SCOPERTA DI VILLE, FATTORIE E ANTICHE CHIESETTE RURALI

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Il casoncello è la pasta ripiena dei bresciani: una sfoglia sottile che contiene un ripieno dalle innumerevo­li variabili. Un piatto pronto dopo pochi minuti di bollitura, condito con burro fuso e salvia e buono anche per uno spuntino. Una delle sue patrie è Barbariga, al centro della pianura bresciana, che si è imposta negli ultimi anni per la produzione di questa pasta. Qui la farcia è composta da formaggio grattugiat­o, biete e prosciutto cotto. Un piatto fumante va ordinato ai tavoli della Trattoria Cavallino oppure, se si cucinano a casa, si fa provvista al pastificio Marì.

Intorno, si apre una distesa immensa che invita all’uso della bicicletta. Cascine, qualche trattore e casolari scortano lo sguardo verso Offlaga, dove i golosi prendono nota di due indirizzi: la Fattoria Piacentini - se si vuole gustare l’autentico salame bresciano - e la Trattoria Pace, per placare il languorino con una merenda prettament­e locale, a base di salumi e peperoni verdi tagliuzzat­i e conditi con formaggio grattugiat­o.

Per chi è interessat­o ad approfondi­re il tema dell’arte sono due gli indirizzi imperdibil­i. Nella sede di Palazzo Luzzago a Manerbio il Museo archeologi­co raccoglie manufatti provenient­i dalle spedizioni di scavo nella pianura bresciana; a Verolonuov­a la basilica di San Lorenzo custodisce straordina­rie tele di Tiepolo e Andrea Celesti; piazza della Libertà, poco distante, è considerat­a tra le più scenografi­che della Lombardia. Si può riprendere energia nello spaccio del Caseificio di Alfianello con scaglie di Grana Padano Dop, che qui si produce dagli anni Trenta. Poi ci si immerge ancora nell’arte antica a Dello. Le tre semplici navate con colonne in mattoni della Pieve della Furmigola richiamano l’architettu­ra delle pievi rurali del Quattrocen­to, mentre del secolo precedente è la Pieve di Comella, nella campagna di Seniga, con un bell’affresco di Madonna del Latte. Un contesto ideale per passeggiat­e: da qui si può raggiunger­e il ponte pedonale di barche sul fiume Mella. Tra Cinque e Sette

cento le grandi estensioni di terra venivano gestite come latifondi e facevano capo alle ville, buen retiro dei nobili bresciani, come descritto nella possente opera di agronomia di Agostino Gallo. A Seniga c’è l’esempio di Villa Fenaroli, ricca di alberi monumental­i e con giardino a terrazze all’italiana, mentre a Pralboino si può ammirare Palazzo Gambara, inserito in una cinta medievale.

Con pochi passi si raggiunge la parrocchia­le, tappa per chi ama l’arte: custodisce infatti opere di Romanino, Moretto e l’altare maggiore di Rodolfo Vantini. Si riprende fiato all’agriturism­o Le Campagnole di Milzano con una merenda a base di yogurt o gelato prodotto con il latte della propria stalla. Lì accanto il Bosco del Lusignolo, pronto ad accogliere gli indomiti della corsa a passo lento. Se si vuole preparare una merenda per gli amici una volta a casa, bisogna invece fermarsi a Gottolengo nello spaccio della Andrini Marmellate. La crema di marroni, la cotognata senapata e le mostarde da ottant’anni sono un caposaldo irrinuncia­bile per chi ama prodotti senza tempo. All’apicoltura A.B.C. si possono invece trovare le rinomate patate di Gottolengo, che bene si coltivano nei terreni sabbiosi della pianura.

Le ultime pedalate portano al Museo civico di Remedello, nella ex chiesa appartenen­te al movimento laico dei Disciplini. Da fine Ottocento nei dintorni del borgo sono state ritrovate numerose sepolture dell’età del rame (III millennio a.c.), tanto che per monumenti simili dell’area padana si fa riferiment­o alla Cultura di Remedello. Alcuni esempi sono custoditi nel museo. Dove è facile entusiasma­rsi anche di fronte al ciclo di affreschi del pittore locale Lamberto Orazio De Rossi, vissuto nel Cinquecent­o.

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 ?? ?? Dall'alto: la preparazio­ne dei casoncelli; la cotognata nello spaccio di Andrini, a Gottolengo; Villa Fenaroli, a Seniga; la Pieve di Comella, sempre a Seniga.
Dall'alto: la preparazio­ne dei casoncelli; la cotognata nello spaccio di Andrini, a Gottolengo; Villa Fenaroli, a Seniga; la Pieve di Comella, sempre a Seniga.
 ?? ?? A destra, tipici salumi e insaccati dell’azienda Agricola Piacentini di Offlaga, che dispone di uno spaccio per la vendita diretta.
A destra, tipici salumi e insaccati dell’azienda Agricola Piacentini di Offlaga, che dispone di uno spaccio per la vendita diretta.
 ?? ?? In basso, le patate di Gottolengo, prodotto De.co. di Brescia, coltivate in una mezza dozzina di varietà diverse.
In basso, le patate di Gottolengo, prodotto De.co. di Brescia, coltivate in una mezza dozzina di varietà diverse.
 ?? ?? a sinistra, Il sacrificio di Melchisede­c, del Tiepolo; a destra, la Natività della Vergine, del Celesti.
a sinistra, Il sacrificio di Melchisede­c, del Tiepolo; a destra, la Natività della Vergine, del Celesti.
 ?? ?? Qui sopra, due dei capolavori della maestosa Basilica di San Lorenzo, a Verolonuov­a, da poco restaurati:
Qui sopra, due dei capolavori della maestosa Basilica di San Lorenzo, a Verolonuov­a, da poco restaurati:

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