Sale e Pepe

LOMELLINA TRA RISO E SALUMI D’OCA

PRODOTTI D’ECCELLENZA CHE NASCONO IN UNA FERTILISSI­MA CAMPAGNA PUNTEGGIAT­A DA CASCINE E RESIDENZE NOBILIARI

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Se è vero che le cialde di riso stanno riscuotend­o sempre maggior successo per l’invitante gusto, la leggerezza e la grande possibilit­à di abbinament­i dolci e salati, il viaggio nella provincia pavese non può che cominciare da questo prodotto, perfetto per dare inizio a una merenda. “Il riso che utilizziam­o per produrre gallette è perlopiù di varietà Lomello, che prende il nome dal territorio dove viviamo, la Lomellina. Era in voga fino agli anni Cinquanta, poi se ne è persa traccia e lo abbiamo recuperato grazie alla Banca del seme di Vercelli” racconta tradendo l’emozione Giovanni Nipoti dell’azienda Agricola Santa Maria, a Mede.

Proprio a Lomello vale la pena impiegare parte del proprio tempo nella visita al complesso di antichi monumenti seguendo le indicazion­i che portano alla longobarda basilica di Santa Maria Maggiore e al battistero di San Giovanni ad Fontes, dalla pianta ottagonale, appoggiato al suo fianco, per finire con il più recente Castello Crivelli, dalle audaci colonne che sorreggono il porticato. Chi ama l’arte non si perde la visita al trecentesc­o Castello di Sartirana, nelle cui sale la Fondazione Sartirana Arte ha allestito un singolare museo accostando abiti d’alta moda a opere di artisti contempora­nei del calibro di Lorenzo Gatti e Marco Lodola.

All’osteria Brassicola La Gaba ci si ferma per uno spuntino. Le cialde di risotto allo zafferano al salto con midollo e gremolada sono da provare, scegliendo la birra più adatta tra quelle proposte.

Chi invece preferisce una pausa dolce bussa alla Cascina Moncucco. Con la farina ottenuta dalle proprie coltivazio­ni, la famiglia Massino propone biscotti con sola farina di mais e golosi frollini di mais e riso con gocce di cioccolato.

Tra rogge, chiuse e piani paesaggi alla ricerca di golosità locali si rimane al volante per chilometri senza incontrare traffico e veicoli. Il tragitto che porta a Breme è in verità di pochi minuti e conduce alla scoperta della cipolla rossa, dal sapore persistent­e, ma delicato. Si potrebbero passare intere giornate con Riccardo Bulgarelli, ascol

tandolo illustrare tutti gli sfiziosi prodotti che riesce a ottenere con questo speciale ortaggio. “Per ricche merende le confetture di sola cipolla, o cipolla e fichi sono ideali per accompagna­re i formaggi. Ma se si vogliono sperimenta­re aperitivi curiosi ci sono anche le cipolle in agrodolce con peperoni o con aceto rosso”.

È da mettere in agenda anche una visita al chiostro e alla cripta dell’abbazia benedettin­a di San Pietro. Al termine si può prenotare la Merenda del frate in una delle trattorie locali.

Alla confluenza del fiume Sesia con il Po sono numerose le garzaie, ovvero luoghi dove le comunità di aironi si riproducon­o costruendo i nidi su ontani, pioppi o salici. Binocolo alla mano, si avvistano aironi cinerini, aironi rossi e ibis sacri.

Dopo una manciata di chilometri si arriva a Mortara, dove tutto gira intorno all’allevament­o delle oche e alla produzione del salame d’oca, vera gloria locale, che ben si presta per uno spuntino. Bisogna passare dall’oca di Sant’albino, dove Davide Gallina realizza splendidi prodotti e piatti a base di oca, da salami e prosciutti fino allo straordina­rio paté confeziona­to in casa. Una curiosità è data dal cosiddetto salame ecumenico, composto interament­e da carne d’oca, nato grazie alla presenza di comunità ebraiche nel XV secolo: per il fatto che non contiene carni suine, può essere condiviso tra cristiani, ebrei e musulmani.

Chi termina in dolcezza l’itinerario al bar Gobbi di Garlasco, locale storico di Regione Lombardia, trova buone torte e biscotti.

 ?? ?? Sopra, il paesaggio della Lomellina: ibis in volo sulla campagna e risaie, che coprono circa 60mila ettari complessiv­amente.
Sopra, il paesaggio della Lomellina: ibis in volo sulla campagna e risaie, che coprono circa 60mila ettari complessiv­amente.
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 ?? ?? Il Castello di Sartirana, costruito alla fine del Trecento e poi ampliato dagli Sforza. Oggi ospita, a rotazione, collezioni di fotografia, grafica, moda e pittura.
Il Castello di Sartirana, costruito alla fine del Trecento e poi ampliato dagli Sforza. Oggi ospita, a rotazione, collezioni di fotografia, grafica, moda e pittura.
 ?? ?? In alto: l’interno del Bar Gobbi di Garlasco, riconosciu­to come locale storico dalla Regione Lombardia; il salame d’oca, rinomata eccellenza del territorio.
A destra, la Basilica di Santa Maria Maggiore, a Lomello. In basso, birre all’osteria Brassicola La Gaba; in stagione offre risotto alla zucca con mostarda e cialde di risotto e gremolada.
In alto: l’interno del Bar Gobbi di Garlasco, riconosciu­to come locale storico dalla Regione Lombardia; il salame d’oca, rinomata eccellenza del territorio. A destra, la Basilica di Santa Maria Maggiore, a Lomello. In basso, birre all’osteria Brassicola La Gaba; in stagione offre risotto alla zucca con mostarda e cialde di risotto e gremolada.
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