SCORCI DI LAGO MAGGIORE
LE VALLI ALL'INTERNO DELLA SPONDA LOMBARDA RISERVANO INCANTEVOLI BORGHI DIPINTI E PRODOTTI TIPICI, ANCHE DOP
Le valli varesine più settentrionali, che si affacciano sulla sponda lombarda del lago Maggiore, rappresentano un patrimonio turistico spesso ancora da scoprire attraverso borghi rivieraschi e paesi dipinti, una fitta rete di vie ciclabili e sentieri che collegano fattorie e agriturismi con una deliziosa offerta di prodotti tipici. Il più importante per biodiversità dei luoghi è la Formaggella del Luinese Dop, un caprino dal sapore dolce e dall’aroma delicato. “Allevo un centinaio di capre Nera di Verzasca, razza che corre il rischio di estinzione, alla quale il formaggio e la manutenzione della montagna è strettamente legato. Per questa ragione dobbiamo salvarla” dice con toni fermi, ma pacati, il giovane Riccardo Mocellin a Monvalle, località dove trascorre l’inverno.
Si procede verso Nord lungo la strada lacustre e una serie di curve introduce Laveno Mombello, con il porto amato dai velisti. Alla passeggiata sotto i portici le coppie preferiscono il romantico Parco delle Torrazze. Chi ama i paesi dipinti lascia la costa e s’infila in Valcuvia verso Arcumeggia, una galleria d’arte a cielo aperto a cui contribuiscono gli affreschi sulle facciate delle case realizzati da artisti contemporanei.
In Valtravaglia la merenda si fa a base di pane e formaggio. Ideale quello vaccino fresco, morbido e profumato dell’azienda
Agricola La Betulla. Sana e naturale è anche l’alternativa proposta dall’apicoltura Baldin di Brenta, con pane e miele d’acacia, pluripremiato nei concorsi dell’associazione Apicoltori Lombardi. A Luino vale la pena percorrere l’ultimo tratto di panoramico lungolago, che regala scenari alpini. Se si passa di mercoledì bisogna fermarsi: si possono incontrare alcuni piccoli produttori locali al mercato settimanale, uno dei maggiori d’europa, con oltre 300 espositori.
Risalendo la Val Dumentina ci si fa incontro Runo, pittoresco borgo anche questo impreziosito da affreschi dipinti sulle facciate
delle abitazioni. Proprio a Dumenza nacque nel 1500 Bartolomeo Scappi, autore del maggiore trattato di cucina rinascimentale e cuciniere dei papi Pio IV e Pio V. Salendo per Agra e Curiglia la tappa successiva può essere Monteviasco, il borgo appeso a un filo. Incastonato nelle Prealpi che sovrastano il lago Maggiore, ci si arriva solo salendo a piedi o con l’aiuto della funivia. Vale la pena passeggiare tra gli edifici rurali costruiti in pietra con ballatoi di legno calati nella particolare struttura urbana dalla pavimentazione a ciottoli (rizzada). Chi ama scrutare il cielo, può fissare un appuntamento notturno all’osservatorio astronomico e fermarsi per la notte all’agriturismo Kedo. La mattina seguente si può seguire un laboratorio di produzione di pane e, dopo uno spuntino a base di salametti di capra e sottoli di erbe coltivate e spontanee, giungere a Maccagno, a riva del lago. Nel Museo Civico Parisi Valle sono custodite oltre 2000 opere di autori moderni e contemporanei che vale la pena conoscere, per poi navigare lungo la costa fino a Pino, oppure continuare attraverso i panoramici borghi della Val Veddasca. Tra fontane e lavatoi di Garabiolo e il buen retiro di svizzeri, tedeschi e olandesi quale è Armio. Nel vecchio circolo di paese dove si giocava a carte è stata di recente aperta una bottega con i prodotti tipici della valle.
Chi vuole fare una merenda da leccarsi i baffi prenota all’agriturismo Pian del Lares abbinando il violino di capra, il prosciuttino che si ottiene dopo un’accurata stagionatura, ai formaggi freschi. Bisogna trovare il tempo per scoprire gli innumerevoli utilizzi del miele insieme a William Magnocavallo nella sua bottega di Campagnano. Ma se ci si vuole riempire gli occhi di bellezza si raggiunge la chiesetta di San Rocco: il panorama che si gode è impagabile.