modelli le gambe e migliori l’equilibrio
cos’è Lo giocavano gli indios della tribù Tupi, prima dell’arrivo dei portoghesi in Sud America, e la tradizione è rimasta anche oggi, tanto che la peteca vanta tornei professionistici nella regione del Minas Gerais, in Brasile. Si gioca in singolo o in doppio, buttando oltre una rete una pallina in gomma con delle piume, simile al volano, che va “schiaffeggiata” o lanciata con una sola mano. Vince chi arriva per primo a 12 punti o si aggiudica 2 set su 3. perché provare «È coinvolgente e può essere giocata da tutti, dai bimbi agli anziani, perché la velocità del gioco è determinata da chi sta in campo», esordisce Laura Montalbetti, giudice internazionale e istruttore di peteca. «Ci si allena agli spostamenti veloci, ai cambi di direzione in corsa, si impara a lanciare e rilanciare con entrambe le mani, sviluppando la bilaterità, si migliora la coordinazione», aggiunge l’esperta. «Se praticato con regolarità, mantiene toniche le gambe, migliora la mobilità delle spalle, sviluppa l’attenzione, aiuta a migliorare l’equilibrio, perché si lancia anche in corsa o in movimento. E poi l’attrezzo è leggero e può essere portato sempre con sé, quindi si può giocare ovunque, basta tracciare il perimetro del campo a terra e tirare un cordino come rete».
dove Puoi provarlo ai Riviera Beach Game, sulla spiaggia di Rimini. Trovi gli appuntamenti su: rivierabeachgames.it
quanto costa Peteca a 7,5 € su agosport.it