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FERRATA IVANO DIBONA – Cortina d’Ampezzo (Bl) Dal rifugio Lorenzi, sul Monte Cristallo, a Ospitale. È una delle ferrate storiche italiane, attraversa postazioni, ricoveri e tunnel della prima guerra mondiale. Molto panoramica, ha il suo simbolo in un ponte sospeso, lungo una trentina di metri, prima della cima del Cristallin­o. Conviene organizzar­si con un servizio navetta, a valle, per il ritorno al punto di partenza. Info: Apt Cortina, tel. 0436 869086, vieferrate.it FERRATA DI CRÊTE SÈCHE – Bionaz (AO)

Dal rifugio Crête Sèche a punta Oyace. Questa via, che segue il confine italo-svizzero, si sviluppa su una cresta affilata, con passaggi aerei alternati a saliscendi tra rocce e placche. Passa sopra il ghiacciaio di Crête Sèche e fronteggia quello dell’Aroletta e il Mont Gelé. Il tratto più ripido è quello finale.

Info: Ufficio Turistico Valpelline, tel. 0165 713502; rifugiocre­teseche.com/ferrata.htm FERRATA BRIGATA TRIDENTINA – Colfosco (BZ)

Da Colfosco al rifugio Cavazza.

È una delle più frequentat­e dell’arco alpino, grazie ai panorami che regala e alle difficoltà ridotte. Si sale, in modo lieve, verso il terrazzo inferiore del Sella, sino ad arrivare sotto la cima Exner, con la vista sulla Val Badia, costeggian­do la cascata del Pisciadù. Proseguend­o, il sentiero è più esposto e verticale, ma ben fornito di appoggi artificial­i. Info: Associazio­ne Turistica Colfosco, tel. 0471847037; alta-badia.org

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