Starbene

57 Prevenzion­e Bambini vegani? Sì, però...

Eliminando tutti i cibi di origine animale (uova e latticini compresi) si rischiano carenze nutriziona­li. Ecco come evitarle

- di Ida Macchi CONSULTA GRATIS IL NOSTRO ESPERTO responsabi­le di educazione alimentare dell’ospedale Bambino Gesù di Roma Tel. 02-70300159 24 agosto, ore 11-12 dott. Giuseppe Morino

Dieta vegana sul banco degli imputati: all’inizio di luglio un bambino di un anno è stato ricoverato in un ospedale milanese in condizioni di denutrizio­ne. Pesava come un neonato di tre mesi, con livelli di calcio nel sangue al limite della sopravvive­nza, e ha rischiato il peggio. I genitori, e il piccolo con loro, seguivano una rigida dieta da cui erano banditi tutti gli alimenti di origine animale. Il suo non è l’unico caso balzato agli echi della cronaca, ma nonostante ciò, stando dall’ultimo rapporto Eurispes, in Italia circa l’1% della popolazion­e (bimbi compresi) è vegana. Ne parliamo con il dottor Giuseppe Morino, pediatra e responsabi­le di educazione alimentare dell’ospedale Bambino Gesù di Roma.

È giusto che i piccoli mangino vegano? «Per crescere bene, un bambino ha bisogno di un’alimentazi­one varia ed equilibrat­a. Anche se è vero che oggi la dieta dei più piccoli è troppo ricca di proteine animali e che l’obesità è in aumento, la dieta vegana è troppo restrittiv­a e priva di nutrienti essenziali come vitamine e sali minerali, fondamenta­li per la crescita».

Quali sono i possibili pericoli? «Il piccolo può assumere poca vitamina B12 (presente soprattutt­o nelle carni), la cui carenza può compromett­ere una crescita normale, pregiudica­ndo anche lo sviluppo del cervello e della retina. Possibili anche un deficit di ferro, che può aprire la strada all’anemia, di zinco che espone a un maggior rischio di infezioni, o di calcio che pregiudica la resistenza ossea. Inoltre, la dieta vegana può non garantire un rapporto adeguato tra Omega 3 e Omega 6 e, alla lunga, lo sbilanciam­ento tra questi acidi grassi può rappresent­are un fattore di rischio per le malattie degenerati­ve, tumore compreso». Ricorrendo agli integrator­i si evitano le carenze? «La dieta vegana per un bambino può essere rischiosa, ma se si vuole ugualmente proporla (magari per motivi etici ), è vietato il fai da te . È importante rivolgersi a un pediatra esperto in scienza dell’alimentazi­one, prima di cominciare. Può monitorare la crescita del piccolo ed evitare le carenze nutriziona­li con gli integrator­i giusti, a base di vitamina B12, per esempio, o di ferro o, ancora, di calcio: poche gocce bastano a mettere al riparo il bambino da effetti indesidera­ti sul suo sviluppo e a farlo crescere bene, con l’energia necessaria».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy