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PROTEGGI così REPUTAZION­E DIGITALE la tua

Spesso pubblichia­mo su Internet contenuti riservati che poi rimbalzano all’infinito da un sito all’altro. Ecco una piccola guida per tutelare la nostra privacy

- Di Adriano Lovera

Immagini erotiche che fanno il giro della Rete, fino a spingere al suicidio. O foto rubate dal cellulare, che mettono a nudo la vita delle persone. La cronaca è piena di episodi in cui a finire nel mirino è l’uso distorto che facciamo del web. O meglio, dei dati personali che finiscono dove non dovrebbero. Ma sappiamo davvero maneggiare questi dati? Meglio adottare qualche trucco con questo corso accelerato di educazione digitale.

imposta i social in modo corretto

Meglio limitare la condivisio­ne sui social network alle persone fidate. Su Facebook, per esempio, si può decidere di limitare agli amici la visione dei post e delle foto (si va in Impostazio­ni, poi Privacy) ed evitare che quello che pubblichia­mo appaia tra i risultati dei motori di ricerca. Oppure, su Instagram, si passa da Opzioni e si imposta l’account come “privato”: così solo chi autorizzia­mo potrà vedere le nostre foto. « In fatto di messaggist­ica, invece, è meglio usare Telegram e Snapchat perché, rispetto a WhatsApp, non memorizzan­o foto e messaggi ma li distruggon­o dopo essere stati letti», dice Andrea Meggiato, esperto informatic­o, autore di Cyberwar (Hoepli).

chiedi il permesso per le foto

Per legge, bisognereb­be sempre chiedere l’autorizzaz­ione per pubblicare le foto che abbiamo scattato ad altri. «Certo, molto dipende dal contesto», ammette Francesco Cariglino, avvocato e autore del libro Il diritto dell’Internet

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