Gli enti pubblici stanno al passo
>Niccolò Branca, presidente e amministratore delegato della storica azienda milanese del beverage, pratica la meditazione da 25 anni e da quasi uno ha deciso di mettere a disposizione di tutti i dipendenti dei corsi gratuiti e facoltativi di yoga. «La vasta gamma di benefici di questa disciplina è ormai universalmente confermata: a livello mentale per esempio regala maggiore lucidità, resistenza allo stress, capacità di affrontare gli imprevisti, riduzione dei conflitti e predisposizione a una comunicazione efficace », spiega l’illuminato imprenditore (che ha anche pubblicato un libro sul tema: Per fare un manager ci vuole un fiore. Come la meditazione ha cambiato me e l’azienda, Mondadori). «Il fine ultimo è quello di aiutare le persone nella gestione quotidiana delle sfide legate al proprio ruolo professionale e alla vita privata». I corsi di Kundalini yoga sono alternati a quelli di yoga della risata (una sequenza di esercizi che abbinano l’atto del ridere alla respirazione per armonizzare corpo e mente). «ll lavoro non deve diventare un luogo di tristezza, di noia e di doveri opprimenti. Come si fa a rinunciare all’entusiasmo, alla gioia, all’allegria per ben otto ore della nostra vita ogni giorno?», conclude Niccolò Branca.
> IN INGHILTERRA, dove negli ultimi 10 anni le “assenze da stress” sono aumentate del 24%, il Parlamento ha realizzato dei percorsi di meditazione mindfulness per i dipendenti.
> IN ITALIA anche la Asl Torino5, in Piemonte, sta avviando un progetto di mindfulness dedicato ai lavoratori. Nel Lazio, invece, l’Università degli Studi della Tuscia ha dato il via all’iniziativa “Muovitus: una palestra a portata di scrivania”. Per 10-15 minuti 3 volte a settimana i dipendenti sono invitati a svolgere alcuni esercizi fisici per scaricare le tensioni e rilassare il corpo e la mente. «Stare bene sul posto di lavoro è indispensabile per ogni dipendente. Lo aiuta a correggere posture errate e ha una ricaduta positiva nel tempo, contribuendo a ridurre le assenze causate da disturbi muscolo-scheletrici», spiega Marina Fracasso, responsabile del servizio Prevenzione e protezione dell’Università. «Lo scopo è anche quello di ridurre ansia, depressione e senso di solitudine. L’effetto collaterale è che aumenta l’efficienza».