QUANDO L’ESAME SBAGLIA LA RISPOSTA
Alcuni test possono dare esito positivo anche si è perfettamente sani. Ma aumentarne l’attendibilità è possibile
Esami del sangue o delle urine: capita a tutti di doverli effettuare, magari per un normale controllo di routine, o nel sospetto di qualche problema di salute. Ma forse non sai che alcuni test di laboratorio hanno un rischio molto elevato di dare un falso positivo, a volte più alto di quello di un responso veritiero. In pratica: decretano uno stato di malattia, anche se sei sana. Con tutti gli effetti che ne derivano: ansia e timori per la tua salute, praticamente a vuoto. Ecco allora l’elenco dei test che con più facilità possono dare esiti falsati, spesso con l’involontaria complicità dei tuoi comportamenti.
Se ti prescrivono questi esami per valutare la funzionalità dei reni, non andare subito in ansia in caso risultino positivi. «I valori della creatinina (una sostanza di rifiuto eliminata di norma con le urine) dovrebbe attestarsi tra 0,5 e 1,2 mg/dl, ma basta che tu sia disidratata (per colpa di attacchi di diarrea, o di un’eccessiva sudorazione) perché il test sia falsato », spiega il dottor Roberto Colombo, coordinatore dei laboratori Humanitas. «Identico rischio di alterazione se soffri di ittero di Gilbert (un lieve disturbo congenito) e in laboratorio il campione viene fatto reagire con una particolare sostanza (il reattivo di Jaffè). Anche l’azotemia ha un’attendibilità molto bassa e può risultare positiva (con valori superiori a 40 ml/dl) se hai bevuto pochi liquidi, o hai consumato troppe proteine (carne, latticini, per esempio) nelle 24 ore precedenti l’esame». Prima di preoccuparti, ripeti i due esami eliminando i fattori che possono falsare i risultati.