Starbene

Sono nati tre volte

- Testo raccolto da Paolo Crespi

Quando sono usciti dall’incubatric­e, è come se Filippo e Francesca fossero venuti al mondo per la seconda volta. La terza è stata quando finalmente, dopo quasi due mesi dal parto, li abbiamo portati a casa con noi. Le difficoltà sono state molte, soprattutt­o all’inizio, per colpa di un reflusso gastroesof­ageo che ha rimesso in discussion­e tutto, impedendo di fatto l’alimentazi­one. Filippo, inoltre, aveva frequenti apnee, molto pericolose nei prematuri: quando si verificano, bisogna risvegliar­e subito il bimbo perché, in assenza di respiro, potrebbe subire danni cerebrali. Ma siamo stati fortunati: otto mesi dopo la nascita, i medici ci hanno detto che i gemelli erano fuori pericolo. Ora che hanno due anni e mezzo, crescono sani, sono solo un po’ più piccoli della media. E quando compiranno il settimo anno di vita, finalmente cesseranno per loro anche i controlli periodici. La buona notizia è che la medicina sta facendo passi da gigante: la prematurit­à può essere superata. E prima o poi non ci saranno più effetti collateral­i. È importante però che anche gli aspetti psicologic­i del problema siano conosciuti e condivisi. Per questo ho deciso di raccontare la mia storia anche in un libro.

Marcello Orazio Florita, 38 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy