STRANE che PASTE
Sugli scaffali del super spuntano come funghi. Costano di più di quella classica di grano, ma sono anche più sane e buone. Parola di esperti, che ti spiegano le loro proprietà e come condirle
starbene Gli scaffali di negozi e supermercati abbondano di nuove paste che solleticano il palato dei consumatori e piacciono ai nutrizionisti, tanto da essere state le protagoniste dell’ultima edizione di Cibus, il Salone Internazionale dell’alimentazione che si tiene ogni anno a Parma. Le più richieste sono quelle di legumi (ceci, lenticchie gialle o rosse, piselli, fagioli neri e persino lupini), ma vanno bene anche quelle con farina di semi di lino, di canapa e, l’ultima arrivata, di tritordeum (un nuovo cereale). «L’indice glicemico è più basso, rispetto a quello della pasta bianca tradizionale, per via della presenza di fibre, quindi si adattano senza troppe restrizioni all’alimentazione di chi è a dieta e di chi soffre di diabete», spiega la dottoressa Cinzia Longobucco, biologa nutrizionista a Bari. Quelle di legumi, poi, rappresentano una soluzione per aumentare il consumo di questi preziosi alimenti, spesso trascurati. Costano di più, ma se ne mangiano quantità inferiori, perché hanno un maggiore potere saziante.
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ingredienti Le migliori contengono solo farina di legumi e acqua. Quindi, sono ok anche per i celiaci.
perché fanno bene «L’apporto energetico è simile a quello della pasta di semola (335 calorie anziché 353 per 100 g), ma non la composizione in nutrienti. Un etto di fusilli di lenticchie, per esempio, apporta 25 g di proteine contro i 10 g di quelli tradizionali», aggiunge l’esperta. Permettono di aumentare l’apporto proteico quando ce n’è bisogno. Inoltre, sono ricchi di fibra insolubile e aiutano a combattere la stipsi», chiarisce la dottoressa Federica Piccolino, biologa nutrizionista a Roma.
DI LEGUMI SVEGLIANO L’INTESTINO
il condimento migliore Il sapore è intenso, quindi meglio puntare su “aggiunte” delicate: «Si sposano bene con sughi di verdure. Quella di lenticchie rosse è ottima con una salsa di peperoni dolci», dice lo chef Fabio Campoli.
quanto costano Fra i 3 e i 4 € la confezione da 250 g,
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ingredienti «Alcuni tipi, oltre all’acqua, sono preparati con semola di grano duro e farina di semi di lino (circa 20%), altri solo con farina di semi di lino addizionata ad amido di tapioca e uova», spiega Federica Piccolino.
perché fanno bene «A seconda dell’impasto, hanno quantità variabili di proteine e carboidrati, oltre a preziosi minerali come calcio, ferro, fosforo e rame. Poi, ci sono tanti acidi grassi Omega 3, vitamine del gruppo B, enzimi, pectine, fitormoni e lignani (antiossidanti che proteggono le mucose intestinali)», dice la dottoressa Longobucco. Fan-
DI SEMI DI LINO PROTEGGONO IL CUORE