Cautela con gli antibiotici
no dei follicoli infiammati. Dopo circa un paio d’ore, si passa sulla parte una luce rossa non ultravioletta che serve a far attivare la sostanza assorbita dalla pelle in modo da sterilizzare immediatamente il follicolo», spiega il professor Marcello Monti. Durante la seduta si prova soltanto una sensazione di calore e di leggero fastidio. E già dopo una settimana gli effetti sono evidenti, perché l’infiammazione scompare molto in fretta: «In più, si verifica una desquamazione della pelle che libera da molti punti neri», aggiunge l’esperto. Al massimo in 2-3 sedute (al ritmo di una al mese, al costo di 3-400 € ciascuna), il problema scompare del tutto.
Se la cute è molto infiammata, se si vuole accelerare il processo di guarigione o contrastare un improvviso peggioramento causato, di solito, dallo stress, bisogna affiancare alla terapia fotodinamica una cura di mantenimento che si può eseguire da soli a casa: «Consiste in un micropeeling con lozioni a base di sostanze naturali che accelerano la desquamazione e liberano dai punti neri, senza danneggiare la pelle. Si applicano prima di andare a dormire». E se il brufoli dovessero tornare? «La terapia fotodinamica si può ripetere senza rischi», conclude il professore. > Gli antibiotici efficaci contro i brufoli? Un concetto sbagliato e fuorviante: «L’acne non è causata da batteri, ma dalla chiusura dei canali delle ghiandole sebacee che fa sviluppare e proliferare questi germi», precisa il professor Monti, dermatologo. «È vero che possono contribuire a mandar via l’infiammazione ma, per evitare pesanti effetti collaterali soprattutto al fegato, non si possono prendere per più di 15 giorni. Che senso ha, allora, quando l’acne è un problema che può durare anche più di 3 anni? ». Non solo: «Abituare l’organismo a questi farmaci favorisce la cosiddetta antibiotico resistenza, fenomeno denunciato dall’Organizzazione mondiale della sanità per cui i batteri imparano a riconoscere e a difendersi dai farmaci che dovrebbero distruggerli», specifica il professor Monti.