Qui FAMILY TRAINER
Genitori sull’orlo di una crisi di nervi al primo “no” del bambino. Succede sempre più spesso, ma niente paura: ci sono gli allenatori della famiglia
All’inizio era il programma tv S.O.S. Tata. Da lì le proposte per aiutare mamme e papà disorientati sono fiorite. Come il nuovo sito thefamilytrainer.it. L’allenatrice familiare, in questo caso, è la psicologa Daniela Massarani. «L’idea mi è venuta quando, con due bambini piccoli e una malattia autoimmune appena diagnosticata, ho deciso di lasciare il lavoro», racconta. «Faccio coaching per genitori a 360°. Mi occupo di aspetti nutrizionali, rapporto di coppia, gelosie tra fratelli, orari e routine. Fisso appuntamenti in studio e dialogo via Skype ma vado anche a domicilio».
figure amichevoli «Negli ultimi anni, ai pedagogisti e agli psicologi si sono affiancati coach, trainer e figure professionali che possono essere percepite come più “amichevoli” perché intimidiscono meno», racconta la pedagogista Elena Urso, autrice del libro La mediazione familiare (Firenze University Press) e presente su Facebook con una pagina che conta oltre 170 mila fan: facebook.com/ ConsulenzaFamiliareRossini.Urso dove, con la collega Elisabetta Rossini, offre consigli per la gestione quotidiana della famiglia.
genitori confusi «Lo stile genitoriale ha subito numerose e importanti oscillazioni: autoritari no, permissivi nemmeno, non si sa come essere. Il confronto
I tuoi, i miei e i nostri con il resto della famiglia non esiste quasi più, il tempo libero dal lavoro è poco, ci si sente soli. Si cerca una guida», dice la dottoressa Urso. Ecco spiegato il successo dei family trainer. non è una questione di età «Mi chiamano mamme e papà con figli piccolissimi ma anche adolescenti, con problemi di sonno e alimentazione o conflittualità. I genitori sono disarmati e non sanno come reagire», racconta Daniela Massarani. «Cercano aiuto i genitori di bambini sempre più piccoli», riprende Elena Urso. «Quando il figlio smette di essere un angioletto sorridente, entrano in crisi: non sanno affrontare le prime opposizioni. Paralizzati dal timore di sbagliare, davanti a un capriccio spesso non agiscono. Ma ai bambini serve contenimento». le soluzioni «Assegno ai genitori compiti da provare a casa e di solito tutto si risolve in 3-4 sedute», spiega Massarani. «Calarsi nella singola situazione è fondamentale», conferma Elena Urso. «Bisogna tenere conto delle esigenze dei genitori perché il bambino sta bene solo se stanno bene loro. E i percorsi di consulenza non dovrebbero essere lunghi: noi indichiamo la strada, poi le famiglie trovano il loro equilibrio».