COTECHINO E LENTICCHIE
Un doppio test, con 12 prodotti analizzati e due vincitori per categoria. Ecco le caratteristiche (e gli ingredienti) che fanno la differenza
«Il cotechino è una bomba di grassi e sale», afferma Evelina Flachi. «Ma l’abbinamento classico con le lenticchie lo rende molto meno “dannoso” per la salute. Le fibre dei legumi, infatti, riducono l’assorbimento dei lipidi e riempiono lo stomaco, facendoti sentire sazia velocemente. In più apportano proteine vegetali e carboidrati complessi, oltre a magnesio e triptofano che fanno bene all’umore. Il consiglio? Abbonda con i piccoli semi (80 g) che secondo la tradizione portano fortuna e soldi, e accontentati di 30 g di goloso insaccato: assumerai solo 7-8 g di grassi (di cui 2-3 g saturi), 26 g di proteine, 43 g di carboidrati complessi, 12 g di fibre e 0,6 g di sale, per un totale di 375 calorie. Salverai la linea, accontentando il palato. A patto però di scegliere i prodotti migliori. Ecco come.
insaccati: occhio ai polifosfati
«Quando compri il cotechino, preferisci quello di Modena Igp (Indicazione geografica protetta) che deve essere preparato senza polifosfati. Queste sostanze servono a trattenere acqua e a raggiungere la consistenza ideale che dovrebbe invece essere garantita dalla qualità degli ingredienti», consiglia Giorgio Donegani. «Nel valutare i prodotti del test (che ho cotto seguendo le indicazioni riportate sulla confezione) ho preso in considerazione l’aspetto, la consistenza, il profumo e il sapore. Ho premiato quelli che non si sbriciolano al taglio, dalla grana omogenea e dal gusto gradevole ed equilibrato ma anche particolare e caratteristico. Mentre ho scartato quelli troppo asciutti o esageratamente grassi, con parti dure, nervose o coriacee e sapore anonimo».
legumi: controlla le dimensioni
«Le lenticchie le ho semplicemente lessate (attenendomi ai tempi indicati) e assaggiate al naturale. Ho promosso quelle dalle dimensioni omogenee, che dopo la cottura hanno mantenuto una buona consistenza, con i tegumenti ben aderenti alla parte interna, e dal sapore sufficientemente intenso, gradevole e caratteristico. Le migliori? Quelle di Castelluccio di Norcia. Davvero uniche.