Oggi le palpebre si tirano su senza bisturi
È arrivato un filo di gas “semiliquido” per illuminare il tuo sguardo
C’è una novità per chi desidera aprire lo sguardo, correggendo quelle palpebre cadenti che rendono l’aspetto più stanco e agé. Se è vero che una blefaroplastica non si nega a nessuno (dopo i 45 anni è l’intervento più richiesto) è altrettanto vero che fioccano soluzione alternative per conseguire risultati estetici simili con meno spesa e stress.
il potere del plasma La soluzione più soft? Si chiama Plexr (o bisturi al plasma), una tecnologia “made in Italy” nata dall’idea del professor Giorgio Fippi, uno dei maggiori esponenti della chirurgia dermatologica non ablativa. Cavalcando la new wave della mininvasività, il Plexr non taglia, non ablade e non provoca ustioni controllate, ma sfrutta un principio della fisica innovativo. Dalla punta ad ago del manipolo, simile a un accendigas elettrico, esce un sottile filo di fumo, un flusso intermedio tra lo stato liquido e gassoso: il plasma, appunto.
come agisce «Già usato per asportare nevi, verruche e condilomi, il Plexr non richiede tagli e punti di sutura, cerotti o punture anestetiche, ma solo l’applicazione di una crema», spiega il dottor Raimondo Tisbo, chirurgo plastico a Milano. «Durante il trattamento, che dura 10 minuti per occhio, il medico sfiora la cute palpebrale con la punta del Plexr. Si genera così il plasma, composto da un flusso instabile di elettroni e ioni pronti ad asportare dolcemente i cheratinociti epidermici, grazie all’effetto termico di “sublimazione” del tessuto superficiale. Così si stimola la formazione di pelle nuova, liscia e senza grinze».
meglio collaborare A differenza della blefaroplastica, in cui il paziente è sedato, o del laser che è tanto veloce quanto aggressivo, si lavora punto per punto chiedendo al paziente di collaborare aprendo e chiudendo gli occhi, per mettere in evidenza le pliche cutanee da trattare. Così si rimuove tutta la pelle in eccesso. «Dopo il trattamento la zona appare arrossata e può comparire un leggero gonfiore per 48-72 ore, ma è possibile truccarsi subito», precisa il dot-
tor Tisbo. «L’unica cautela è di non esporsi al sole per una settimana. Controindicazioni? Nessuna. Anche se in caso di ptosi palpebrale di terzo o quarto grado, quando le palpebre sono così scese da tagliare obliquamente l’occhio (le famigerate “tendine”), il Plexr non sostituisce la blefaroplastica». L’ideale è fare due sedute, a distanza di un mese l’una dall’altra, che costano 300 € l’una.