Le colle in stick
Ne abbiamo testate 12 su più materiali e ne abbiamo scelte 4. Perché oltre ad attaccare bene, sono a base di acqua, quindi, atossiche
Per verificare la resa delle colle stick in commercio abbiamo chiesto aiuto a Gabriella Stella, insegnante di scuola primaria, che ne ha testate 12 su più materiali, come carta, cartone e tessuti, verificando sia la resa sia la comodità d’uso. Perché non tutte attaccano allo stesso modo: per alcune è sufficiente un semplice passaggio, per altre bisogna utilizzare molto prodotto. «Inoltre, i bambini a scuola usano moltissima colla. La praticità del tappo a vite fa la differenza: se si fatica a richiudere, spesso cade e si perde, e la colla si secca facilmente», spiega l’insegnante.
che cosa contengono
Come ci hanno segnalato gli esperti di Ambiente s.c., società di ingegneria ambientale e laboratori ( ambientesc. it), i componenti base di questi prodotti sono in genere amido, tensioattivi, polisaccaridi, ma alcuni possono includere anche solventi. Tuttavia, specialmente se la colla deve finire nello zaino per la scuola dei nostri figli, è bene leggere sempre le etichette prima dell’acquisto: in quelle definite “adatte ai bambini” i solventi devono essere sostituiti dall’acqua, come indicato nella Direttiva Giocattoli (UE 2009 /48/CE). In questa disposizione viene infatti precisato che ciò che è utilizzabile dai più piccoli non deve contenere sostanze tossiche e cancerogene. Il nostro lab quindi ha scartato i prodotti contenenti conservanti che possono provocare reazioni allergiche, notando positivamente che la stragrande maggioranza delle colle in commercio ormai è a base di acqua.
la prova pratica
Sono state scartate quelle che necessitavano di troppi passaggi per essere efficaci o quelle in cui, poco tempo dopo l’applicazione, i fogli incollati tendevano a staccarsi. In questi casi, infatti, il consumo è necessariamente maggiore e lo spreco di collante ci è sembrato eccessivo.