PENE CURVO C’È UN’ALTERNATIVA ALL’OPERAZIONE
Una nuova terapia farmacologica scioglie le placche che lo deviano. Ecco come funziona
Rende molto dolorosi, talvolta impossibili, i rapporti. Influisce sui meccanismi dell’erezione. Provoca un accorciamento del pene fino a 2-3 cm. Sono gli effetti della malattia di La Peyronie (dal nome del chirurgo francese che la descrisse per la prima volta), detta comunemente pene curvo. chi colpisce «Circa il 7-8% della popolazione maschile dai 50 anni in su si ritrova con una curvatura anomala del pene. Fino a oggi questa patologia è stata trattata con palliativi o con l’intervento chirurgico, abbastanza invasivo e non sempre soddisfacente. Ora però esiste una terapia farmacologica nuova ed efficace», fa presente il professor Nicola Mondaini, urologo e andrologo a Firenze, primo in Italia ad adottarla presso la casa di cura Villa Donatello di Firenze. la cura A causa della malattia di La Peyronie, il pene in erezione può incurvarsi (in alto, in basso o di lato) anche di 45-90 gradi: «Forse per una predisposizione genetica, sull’asta del pene si forma una placca di collagene o tessuto cicatriziale, molto dura, che fa curvare i corpi cavernosi», precisa Mondaini. «Iniettando un farmaco a base di collagenasi Clostridium histolyticum si può sciogliere questo indurimento, agevolando la correzione del problema». a chi rivolgersi La nuova cura deve essere somministrata in una struttura sanitaria, da parte di un urologo andrologo: «Individuato il punto esatto dove si è formata la placca, si inietta il farmaco. Poi la parte viene bendata per contenere il gonfiore e l’ematoma che si formano dopo circa un’ora. Quindi, il paziente torna a casa». La prima visita di controllo si effettua dopo 2-3 giorni: «L’urologo effettua sul pene delle manovre energiche per finire di eliminare il residuo di tessuto, ormai molto ammorbidito per effetto del farmaco. E insegna al paziente come effettuarle da solo, 3-4 volte al giorno e anche in caso di erezione, per facilitare ulteriormente la correzione». i risultati Nella maggior parte dei casi basta una sola iniezione e la curvatura si corregge anche di 15-20 gradi: «Significa tornare a livelli accettabili, che consentono di avere rapporti sessuali senza provare dolore. Ma ancora più importante è che, a differenza dell’intervento chirurgico, con questo trattamento non si verifica un accorciamento del pene». I casi di recidiva sono molto rari, uno su cento, e si può tornare a fare sesso dopo 30 giorni. I costi (solo nel privato, per ora a Firenze), però, sono elevati: 2.250 euro per una sola infiltrazione.