CIASPOLE [STORIE] Grazie alle ho superato un periodo difficile e scoperto il piacere di muovermi ALL’ARIA APERTA
Per me lo sport era solo indoor. Da ragazzina giocavo a volley, poi sono entrata in palestra per i corsi di step e gag. Se volevo correre lo facevo sul tapis roulant, se preferivo pedalare sceglievo lo spinning. E il movimento per me era benessere solo fisico, non mentale. Finché tre anni fa dopo un periodo terribile sul lavoro mi sono dovuta fermare per un esaurimento nervoso. Ero sfinita, sia mentalmente sia fisicamente, e mi sono rifugiata nella comoda tranquillità del divano di casa. Poi mia sorella, con la scusa di passare una domenica diversa insieme mi ha trascinato, letteralmente, in montagna con il Cai per una passeggiata con le ciaspole.
AVEVO PAURA DEL FREDDO, E INVECE...
Era pieno inverno e sul pullmino che ci portava verso le Dolomiti pensavo al freddo che avrei sofferto, al raffreddore che mi sarei presa e a quanto mi sarei bagnata i piedi camminando sulla neve. Poi tutto ha preso la piega giusta. La guida che ci accompagnava era davvero in gamba, la giornata era calda e soleggiata, i compagni divertenti e la fatica non eccessiva. Abbiamo passato il tempo cercando le tracce del passaggio di animali, dando un nome alle cime delle montagne che ci circondavano e scambiandoci assaggi di biscotti e cioccolata. In cima, poi, la vista era davvero strepitosa. Tornando verso casa mi sono anche addormentata, una conquista preziosa per me, che soffrivo da mesi di insonnia. Così settimana dopo settimana le gite sulla neve si sono ripetute. Ho conosciuto persone nuove, ho ammirato panorami stupendi, ho apprezzato la gioia di sentirmi così stanca da non avere più energie per perdermi nelle mie solite elucubrazioni mentali.
IN UN’ORA SI BRUCIANO 450 CALORIE
E poi c’era l’aspetto fitness: glutei e cosce lavoravano sodo e potevo permettermi di mangiare quanto volevo nella pausa in rifugio, senza timore di ingrassare. Da allora, e sono passati ormai più di due anni, le ciaspole e poi il trekking, in estate, sono la mia passione. È sport, certo. Ma soprattutto è un’occasione preziosa per “resettare” la mente.
Alessandra Simoni, 31 anni