Mia mamma, 85 anni, mangia pochissimo e non so come fare
Il trattamento dell’ipercolesterolemia va stabilito dopo aver valutato il tuo profilo di rischio cardiovascolare globale, che viene calcolato sulla base della presenza o meno di altri fattori di rischio quali l’età, la presenza di ipertensione arteriosa, di diabete, l’abitudine al fumo, l’obesità e la sedentarietà. Se risulta basso si può iniziare con una dieta a ridotto contenuto di colesterolo, controllando dopo circa tre mesi il quadro lipidico completo inclusi i valori di HDL, LDL e trigliceridi. Se il profilo di rischio è elevato o se è già nota una storia di malattia cardiovascolare è molto spesso indicato associare a un corretto regime dietetico il trattamento farmacologico con statine, da concordare con il medico curante. Dott.ssa Pedrazzi
Elisabetta Trasforma il pasto in un momento di socializzazione e di piacere. Per questo, se possibile, mangia con lei, perché spesso è proprio la solitudine ad abbattere l’appetito degli anziani. Metti inoltre in tavola i cibi che le piacciono di più, evitando la monotonia e presentandoli in modo attraente e colorato, magari con semplici guarnizioni (verdure tagliate alla julienne, per esempio), o arricchiti con un pizzico di spezie di suo gradimento che li rendono più saporiti: nella terza età c’è un perdita del gusto che può ridurre l’appetito. Coinvolgila inoltre nella scelta del menù: spesso gli anziani si sentono inutili e controbattere questo stato d’animo può essere uno stimolo anche per la fame. Se ha problemi di masticazione o di digestione, orientati su alimenti morbidi, leggeri, ma energetici: carni macinate, polpettine di pesce, minestre e passati di verdure (arricchiti con una spolverata di parmigiano e un filo d’olio extravergine d’oliva, o una noce di burro crudo), frullati e puree, panini morbidi, legumi, verdure cotte e gelati. Suddividi inoltre la sua alimentazione nei 3 appuntamenti canonici e non eliminare mai la prima colazione.