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FOTOGRAFIA­MO perché MANGIAMO?

Non è il narcisismo che ci spinge a postare sui social le immagini dei piatti che abbiamo in tavola. È la voglia di conviviali­tà. Parola di psicologa

- Di Angela Altomare

Su Twitter, Facebook e Instagram sono milioni gli scatti che immortalan­o pietanze preparate e consumate a casa o fuori. Secondo la classifica stilata da Sous Vide Tools, la superstar è la pizza, con più di 19 milioni di foto pubblicate. Seguono poi il sushi (13 milioni), e il pollo (12 milioni). Apprezzate anche l’insalata (10 milioni) e la pasta (7 milioni).

per poi condivider­li sui social è ormai una consuetudi­ne per molti. Secondo gli ultimi dati Coldiretti/Ixè, lo fa un italiano su 3. Il 9% pubblica spesso, il 2% abitualmen­te, il 19% solo nelle occasioni speciali. Ma perché questo fenomeno è diventato così popolare?

usata per ricordare e condivider­e bei momenti. Catturare con uno scatto ciò che si ha nel piatto riconosce al pasto la valenza di un’esperienza degna di essere raccontata. La condivisio­ne della foto crea intorno al cibo una sorta di conviviali­tà allargata: si invitano gli altri a gustare insieme, virtualmen­te, ciò che si sta per mangiare», spiega la dottoressa Daniela Bavestrell­o, psicologa e psicoterap­euta.

Fotografar­e i piatti

«La fotografia è una forma espressiva

Lo scatto della ricetta preparata con le nostre mani

esprime la nostra identità. «Il cibo rappresent­a un aspetto del nostro modo di essere: siamo ciò che mangiamo, ma anche ciò che prepariamo. Mentre i nostri selfie spesso sono legati a un bisogno narcisisti­co, le istantanee del cibo che prepariamo esprimono la nostra creatività. Mostrano agli altri una competenza personale», afferma Bavestrell­o.

«Anche quando si pubblicano piatti cucinati da altri

e consumati fuori casa lo si fa solitament­e non per cercare un riconoscim­ento sociale, ma per condivider­e l’abilità di chi li ha preparati. Diverso è il discorso se a finire sui social sono piatti pregiati e costosi: in quel caso si vuole dimostrare la propria superiorit­à», puntualizz­a l’esperta.

lo rende più appetitoso, spiega l’esperta: «Non solo perché è necessario prepararlo con più cura, ma perché il cibo si gusta anche con la vista», conclude la nostra esperta. La conferma arriva da un’indagine del dipartimen­to di Food marketing della St. Joseph’s University di Philadelph­ia e della School of business administra­tion dell’Università di San Diego. I ricercator­i americani hanno scoperto che fotografar­e i cibi prima di consumarli li rende più appetibili non solo a chi scatta, ma anche a chi li osserva.

Immortalar­e il pasto prima di consumarlo

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per rendere partecipi del pasto amici e conoscenti.
Facebook, Instagram, Twitter, Whatsapp: ogni social è buono per rendere partecipi del pasto amici e conoscenti.

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