Starbene

Le frittelle dolci

Consumate a digiuno, fanno impennare la glicemia. Meglio alla fine di un pasto leggero, dopo pesce e verdure. E se le vuoi in versione light, provale al forno

- di Francesca Soccorsi

Tutte sono a base di farina, zucchero e lievito e hanno un rivestimen­to di zucchero. Molte, nell’impasto, hanno anche latte e uova. A cambiare, nel caso di quelle ripiene, è la farcitura e, quindi, l’aspetto: le frittelle alla crema assomiglia­no a piccole bombe (anche per quanto riguarda l’apporto calorico, il più alto in assoluto), le altre (per esempio quelle alle mele) appaiono più schiacciat­e. Sul fatto che siano gustose non si discute. Ma come inserirle in una dieta equilibrat­a?

QUANDO MANGIARLE

«Le frittelle non sono certo la merenda ideale: a tutte le età è bene gustarle occasional­mente, perché saziano poco, sono ipercalori­che e, se consumate a digiuno, fanno impennare gli zuccheri nel sangue e danno sonnolenza, quindi rendono faticosa la ripresa delle attività pomeridian­e», spiega Sara Ciastellar­di, nutrizioni­sta e omeopata. L’indice glicemico è elevato (quasi 100), in particolar­e nel caso delle frittelle alla crema, che contengono tanto zucchero anche nel ripieno, e di quelle con il riso dolce. «Non sono indicate neppure come dessert a conclusion­e della cena: i cibi fritti possono disturbare il sonno, perché impegnano a lungo la digestione. Meglio servirle alla fine di un pranzo ricco di fibre e povero di lipidi e carboidrat­i raffinati: non dopo pasta di semola, carne rossa, insaccati e formaggi, quindi. Via libera, invece, a una zuppa di verdure, al pesce e a un’insalatona mista: hanno tante fibre che modulano l’assorbimen­to di grassi e zuccheri. Vanno bene anche i carciofi o la cicoria: oltre alle fibre, contengono molecole funzionali come lecitine e betaglucan­i, che facilitano la digestione», continua l’esperta.

COSÌ DIVENTANO LIGHT

Se utilizzi la farina integrale, anziché raffinata, aumenti notevolmen­te il contenuto di fibre e riduci l’indice glicemico. «Ancora meglio se diminuisci il quantitati­vo di zucchero nell’impasto, usando un aroma “furbo”, come la vaniglia, che addolcisce il gusto. Ma la vera chicca, per trasformar­e le frittelle in un dolce light, è cuocerle in forno già caldo, a 180 °C, per 25 minuti, oppure nel microonde che ha la funzione grill», suggerisce la nutrizioni­sta. Ci vuole un po’ di tempo in più, ma ne vale la pena. «Se, poi, grattugi sulle frittelle un po’ di scorza di limone, stimoli il lavoro dei succhi gastrici, quindi faciliti la digestione».

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