Dormire bene
Se un incubo ti paralizza
L a giovane modella Kendall Jenner l’ha confessato in una recente puntata del reality americano Al passo con le Kardashian: in piena notte si sveglia di soprassalto e non riesce a muovere un muscolo, è paralizzata. La sensazione è talmente angosciante che ormai, racconta la ragazza, ha paura ad addormentarsi. La cosiddetta paralisi ipnagogica è un fenomeno che si verifica se ci si sveglia all’improvviso durante la fase Rem del sonno, quando i muscoli sono inattivi e i sogni particolarmente vividi. Si cade in preda al panico, con un caratteristico senso di oppressione al torace e magari ancora invischiati in un incubo, capaci di muovere solo gli occhi. Ma perché avviene? Ce lo spiega Luca Scaramagli, dottore in psicologia cognitiva applicata e collaboratore del web journal stateofmind.it.
PERCHÉ SUCCEDE
«Le cause principali», esordisce l’esperto, «sono stress, ritmo del sonno irregolare – quando ci si sveglia e ci si addormenta in orari sempre diversi – e la mancanza di riposo». Per quanto l’esperienza sia angosciante, non richiede l’intervento di uno specialista perché non è un evento patologico. «Non esiste una casistica di disturbi veri e propri da paralisi del sonno», conferma il dottor Scaramagli. «Non si tratta infatti di un sintomo, ma della conseguenza di un periodo difficile».
A QUANTI CAPITA
Solo una minoranza la sperimenta: «È un evento più unico che raro per la maggior parte delle persone, anche se alcuni ne sono vittime ripetutamente: il Cicap (Comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze) riferisce che il problema riguarda l’8% della popolazione, altri dati (un recente studio inglese pubblicato sul
Journal of Sleep research) indicano circa il 30%».
COME RITROVARE LA CALMA
Superare il panico e il senso di oppressione non è facile. «Riprendersi velocemente è molto più semplice se si ha la fortuna di avere qualcuno vicino che ti chiama o ti tocca. In quel caso la paralisi si spezza immediatamente», rivela Scaramagli. «Se invece si è soli, conviene cercare di regolare il respiro per mantenere la calma in attesa che i muscoli tornino a funzionare».