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CONOSCI IL RAMEN? NON È LA SOLITA ZUPPPA

- R.B.

Dici cibo giapponese e pensi a sushi e sashimi. Invece, tra i protagonis­ti della tavola nipponica c’è anche il ramen. Che si sta facendo conoscere sempre di più in Occidente. Dopo Stati Uniti, Canada e Sud America, è sbarcata anche a Milano la catena Ramen Misoya, che propone menu solo a base di questa tradiziona­le zuppa del Sol Levante, il cui ingredient­e caratteris­tico è il miso di riso (insaporito­re naturale a base di riso e soia fermentata per almeno 12 mesi). «Si tratta di un piatto unico gustoso ed equilibrat­o», spiega lo chef Kenji Kouno, che supervisio­na i ristoranti della catena (quello di Montreal è anche citato nella guida Michelin). «Si prepara con brodo di carne di pollo e di maiale (o, nella versione vegetarian­a, con un mix di alghe oceaniche), cui sono sempre aggiunti i noodles, “tagliatell­e” di frumento spesse, ricce e morbide che ben si sposano con il brodo fumante. Grazie ai suoi ingredient­i, il piatto è ricco di antiossida­nti e probiotici che riequilibr­ano la flora intestinal­e e rinforzano l’organismo». Chiedere a uno chef giapponese quali siano le varianti del ramen è come domandare a un pizzaiolo quanti tipi di pizza esistano. Il nuovo ristorante milanese offre una ventina di ricette. Tra le più apprezzate c’è il Tokio ramen, preparato con brodo di pollo in salsa di soia, guarnito con scalogno, germogli di bambù, sottili fettine di maiale, kamaboko (ottenuto dalla lavorazion­e di pesce nipponico) e alghe nori. Il costo di una zuppa all’orientale? A seconda del ristorante, da 6 a circa 20 euro.

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