TUTTE LE CURE PER I DIAMANTINI
Socievoli e prolifici, richiedono solo pochi accorgimenti per vivere bene in casa tua
V ivaci, allegri, con una bella livrea e il becco colorato: i “diamanti mandarino” sono graziosi volatili originari dell’Australia. Se stai pensando di adottare degli amici pennuti potresti iniziare proprio con una coppia di questi piccolini, lunghi al massimo 10 cm. «Accudirli non è difficile e per questo sono adatti anche ai principianti», spiega Sabina Romoli, allevatrice che a questi passeriformi ha dedicato due libri e un sito con un interessante forum ( mistermandarino.it).
SCEGLI LA GABBIA
«Meglio un modello rettangolare e, se possibile, lungo almeno 90 cm, dove i tuoi uccellini possano volare orizzontalmente. Preferiscine uno con tanti sportellini apribili: serviranno per appendere il nido esterno, per la vaschetta del bagnetto (i mandarini adorano l’acqua), per le mangiatoie... I nidi a pera di vimini sono molto belli, ma li sconsiglio perché pulirli è praticamente impossibile e perché sono difficili da ispezionare. Molto meglio quelli di plastica, facili da lavare. Infine colloca qualche posatoio», spiega l’esperta. «Sul fondo puoi mettere carta o lettiera. La carta, più comoda ed economica, deve però essere cambiata più spesso. La pulizia è fondamentale per evitare malattie ai diamantini. Sbarre, fondo, beverini, nido, mangiatoie: tutto deve essere disinfettato con sostanze ad ampio spettro d’azione. Si può usare la candeggina (efficace contro batteri, spore, virus, funghi e protozoi) magari alternandola con prodotti igienizzanti a base di quaternari d’ammonio, che agiscono in modo un po’ diverso. Sciacqua sempre con grande cura».
IL CIBO? MEGLIO FRESCO
«Come base per l’alimentazione usa un misto di semi per uccellini esotici», consiglia l’allevatrice Sabina Romoli. «È importante che i semini non siano vecchi: per accertartene puoi metterne qualcuno su un batuffolo di cotone bagnato: se dopo un paio di giorni germogliano, sono ok. I semini devono essere integrati con un pastoncino all’uovo che, come tutto il resto, trovi già pronto nei negozi per pet. Infine nella gabbia deve sempre esserci un osso di seppia e del grit (una specie di “integratore” per volatili) con gusci d’ostrica e coralli, importanti per il calcio. L’acqua deve essere cambiata tutti i giorni».