Starbene

TUTTE LE CURE PER I DIAMANTINI

Socievoli e prolifici, richiedono solo pochi accorgimen­ti per vivere bene in casa tua

- di Laura Zoccoli

V ivaci, allegri, con una bella livrea e il becco colorato: i “diamanti mandarino” sono graziosi volatili originari dell’Australia. Se stai pensando di adottare degli amici pennuti potresti iniziare proprio con una coppia di questi piccolini, lunghi al massimo 10 cm. «Accudirli non è difficile e per questo sono adatti anche ai principian­ti», spiega Sabina Romoli, allevatric­e che a questi passerifor­mi ha dedicato due libri e un sito con un interessan­te forum ( mistermand­arino.it).

SCEGLI LA GABBIA

«Meglio un modello rettangola­re e, se possibile, lungo almeno 90 cm, dove i tuoi uccellini possano volare orizzontal­mente. Preferisci­ne uno con tanti sportellin­i apribili: serviranno per appendere il nido esterno, per la vaschetta del bagnetto (i mandarini adorano l’acqua), per le mangiatoie... I nidi a pera di vimini sono molto belli, ma li sconsiglio perché pulirli è praticamen­te impossibil­e e perché sono difficili da ispezionar­e. Molto meglio quelli di plastica, facili da lavare. Infine colloca qualche posatoio», spiega l’esperta. «Sul fondo puoi mettere carta o lettiera. La carta, più comoda ed economica, deve però essere cambiata più spesso. La pulizia è fondamenta­le per evitare malattie ai diamantini. Sbarre, fondo, beverini, nido, mangiatoie: tutto deve essere disinfetta­to con sostanze ad ampio spettro d’azione. Si può usare la candeggina (efficace contro batteri, spore, virus, funghi e protozoi) magari alternando­la con prodotti igienizzan­ti a base di quaternari d’ammonio, che agiscono in modo un po’ diverso. Sciacqua sempre con grande cura».

IL CIBO? MEGLIO FRESCO

«Come base per l’alimentazi­one usa un misto di semi per uccellini esotici», consiglia l’allevatric­e Sabina Romoli. «È importante che i semini non siano vecchi: per accertarte­ne puoi metterne qualcuno su un batuffolo di cotone bagnato: se dopo un paio di giorni germoglian­o, sono ok. I semini devono essere integrati con un pastoncino all’uovo che, come tutto il resto, trovi già pronto nei negozi per pet. Infine nella gabbia deve sempre esserci un osso di seppia e del grit (una specie di “integrator­e” per volatili) con gusci d’ostrica e coralli, importanti per il calcio. L’acqua deve essere cambiata tutti i giorni».

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