IL POTERE MAGICO DEL PROGRAMMA
Il 9 gennaio, con le temperature sotto lo zero e l’intestino ancora in subbuglio per gli eccessi natalizi, ho iniziato il mio allenamento alla mezza maratona. Lo racconto solo adesso perché, portate a termine le prime 5 settimane, sento di aver scampato il rischio di mollare alla prima difficoltà.
Ho superato l’ostacolo del freddo dotandomi di un abbigliamento super tecnico. Ho superato l’ostacolo del tempo (che credevo di non avere), ritagliandomi finestre negli orari più impensati e dimostrandomi di poterlo fare sempre. Ho superato l’ostacolo della noia degli allenamenti lunghi, abbonandomi ad audible, l’app degli audiolibri.
Se mi fermo a riflettere sul perché sto portando avanti un impegno a cui ho abdicato altre volte, vedo almeno due ragioni. Primo: mi sono data un obiettivo, la mezza maratona ad aprile. Secondo: sto seguendo un programma. Finora non avevo mai considerato il potere psicologico del piano di allenamento, ma di fronte alla sua efficacia non posso che inchinarmi. Il programma ha di buono la varietà: ogni sessione ha durata e obiettivi diversi. E soprattutto è lì, nero su bianco, a ricordarti che nessuna meta è a portata di mano senza fatica, ma che, d’altra parte, con l’impegno puoi fare (quasi) tutto. Il rispetto del programma è la mia sfida nella sfida: ho corso con la pioggia, con il freddo, con il mal di testa. Al contempo ho imparato a perdonarmi le poche eccezioni che mi sono concessa, a non buttare tutto all’aria solo per lo sgarro di una volta. È il difficile equilibrio tra il rispetto del programma e il sapersi perdonare l’inadempienza che ti fa andare avanti e raggiungere l’obiettivo.
Su questo numero (a pag. 62) abbiamo elaborato un piano destinato a tutti coloro che vogliono arrivare, in 9 settimane, a correre per 5 km. Provate a seguirlo e raccontatemi gli effetti!