È TORNATA DI MODA LA VACUUMTERAPIA
Contro gambe gonfie e cellulite, fioriscono i trattamenti basati sul vecchio metodo dell’aspirazione
In principio fu l’LPG: il rivoluzionario sistema anticellulite lanciato nel 1979 da una maison francese che inaugurò l’era della vacuumterapia, l’aspirazione dei tessuti tramite un sistema di pressione negativa. Sembrava passata di moda, travolta da laser, radiofrequenze, ultrasuoni, infrarossi e altre tecnologie hitech. E invece no, nell’ultimo periodo le apparecchiature estetiche e medicali basate sul principio dell’aspirazione meccanica sono ritornate prepotentemente alla ribalta, (ri) conquistando non soltanto il corpo ma anche il viso, rassodato e rimpolpato da alette aspiranti in sequenza, come nella versione “face” dell’LPG.
LE RAGIONI DEL SUCCESSO
Ma perché il vacuum-massage (noto anche come massaggio endodermico) è così gettonato? «Perché funziona», risponde secca Nadia Tamburlin, vicedirettore della Scuola di medicina estetica Agorà di Milano. «Lo scollamento e il sollevamento dei tessuti esercita un massaggio connettiva- le profondo, impossibile da eseguire con le mani. Favorisce il drenaggio di liquidi e tossine, riattiva la circolazione venosa e linfatica e ossigena le zone trattate: cosce, glutei, fianchi e addome». Così, seduta dopo seduta, gambe gonfie e cellulite si attenuano.
DALL’HI-TECH ALLE COPPETTE DI VETRO
Oggi della “vacuum” esistono diversi modelli, dal più soft al più strong. «Overline è uno degli apparecchi più potenti ed efficaci che, tramite applicatori a rulli o a sfera, aspira fino all’ipoderma», spiega Margherita Dallera, titolare del centro Progetto Benessere di Milano. Ma molto richieste sono anche le semplici coppette di vetro, mutuate dalla medicina cinese. «Come quelle usate nel metodo Resonanz ideato dal medico Josef Vitalis», precisa Miriam Heidegger, responsabile Spa del Family Hotel Schneeberg in Val Ridanna (Bz). «Aspirano le tossine da schiena, cosce e addome, con un effetto detox profondo e insieme delicato».