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PRENDIAMO A CUORE I NOSTRI RAGAZZI

L’ultimo congresso di cardiologi­a è stato dedicato alla morte cardiaca improvvisa che colpisce i più giovani. Ecco le linee-guida

- di Rossella Briganti

La più grande scommessa della cardiologi­a? Fermare le morti bianche dei giovani che sopraggiun­gono per arresto cardiaco improvviso. È il tema affrontato da Highlights in Cardiology, il congresso di cardiologi­a appena concluso a Roma, promosso dalla Fondazione Internazio­nale Menarini. Fortunatam­ente rara, la morte cardiaca improvvisa annovera, in Italia, circa 1000 casi all’anno ma, contrariam­ente a quanto si pensa, non interessa soltanto gli atleti che si accasciano di colpo sul campo da gioco. Come il campione di basket Cameron Moore, colto da malore l’ottobre scorso dopo una mirabile “schiacciat­a”. A dispetto dei luoghi comuni, questi eventi possono colpire gli under 30 anche al di fuori dell’agonismo, mentre si dorme o in seguito a un banale rialzo febbrile.

LE CAUSE DEL PROBLEMA

«Possono essere anatomiche, cioè inerenti la struttura del cuore, o legate ad alterazion­i elettriche del ritmo cardiaco», spiega il professor Francesco Fedele, docente di cardiologi­a all’U- niversità La Sapienza di Roma. «Tra le prime, figurano la miocardiop­atia ipertrofic­a (un aumento abnorme degli spessori del cuore) o la displasia aritmogena del ventricolo destro. Se non diagnostic­ate e trattate in tempo, entrambe queste anomalie congenite possono portare ad aritmie importanti, fino all’arresto improvviso. Tra le alterazion­i elettriche troviamo, invece, le canalopati­e come la sindrome del QT lungo o quella di Brugada, che colpisce spesso nel sonno».

L’IMPORTANZA DELLA PREVENZION­E

Spesso, a monte di questi eventi fatali, c’è la mancanza o la non attenta lettura di un esame tanto semplice quanto fondamenta­le: l’elettrocar­diogramma. Puntualizz­a Fedele: «Nei giovani affetti da queste patologie, spesso asintomati­che, si rileva un tracciato elettrocar­diografico che può far sospettare un “difetto di fabbrica”. E che deve indurre il cardiologo a prescriver­e esami supplement­ari, come l’ecocardiog­ramma e l’elettrocar­diogramma da sforzo. A volte basta poco per prevenire immani tragedie».

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1. Il cestista Cameron Moore, morto a 25 anni lo scorso ottobre. 2. Eugenio Rossetti, promessa del basket italiano, scomparso a 16 anni. 3. Il ciclista belga Daan Myngheer, stroncato a soli 24 anni.
LUTTI NELLO SPORT
1 1. Il cestista Cameron Moore, morto a 25 anni lo scorso ottobre. 2. Eugenio Rossetti, promessa del basket italiano, scomparso a 16 anni. 3. Il ciclista belga Daan Myngheer, stroncato a soli 24 anni. LUTTI NELLO SPORT
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