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VIA LE SCORIE CON LA CICORIA

Depurativa, diuretica, drenante e digestiva: questa verdura dal sapore leggerment­e amaro è un toccasana per fegato e reni

- di Valeria Ghitti

Un piccolo ciuffo rasoterra, con foglie lunghe e seghettate, da cui si innalza un sottile fusto adornato da fiori azzurri: così si riconosce la cicoria da campo, una delle erbe selvatiche più usate in cucina. Oltre alla pianta spontanea sono molto diffuse le varietà coltivate, dalle foglie più piccole o, al contrario, molto più allungate. La cicoria, che appartiene alla stessa famiglia di radicchio, indivia e tarassaco, è ricca di acqua e di minerali, come calcio, potassio e sodio, che le conferisco­no un’azione drenante e diuretica. «La cicoria è depurativa: stimola il lavoro del fegato, e in questo modo ha la capacità di smuovere le scorie dai tessuti e dal sangue, permettend­one l’eliminazio­ne a livello renale», spiega la dottoressa Anna D’Eugenio, medico nutrizioni­sta. «Aiuta, inoltre, a ridurre i livelli di colesterol­o e trigliceri­di nel sangue».

EFFICACE SIA CRUDA SIA COTTA

«Consumata cruda in insalata, la cicoria ha un’azione prevalente­mente depurativa, ipoglicemi­zzante e drenante», continua l’esperta. Se preferisci un sapore meno amaro, puoi puntare sulla varietà più piccola, la cosiddetta cicorietta, con foglie tonde e non frastaglia­te, che è anche più tenera. «La varietà più grande, se lessata, fa bene al fegato ed è utile nella stipsi, soprattutt­o se ripassata in padella con aglio olio e peperoncin­o. Cucinata in questo modo è efficace anche in caso di inappetenz­a perché stimola maggiormen­te le funzioni digestive. Attenzione, però, a non abusarne se si soffre di diverticol­i: può peggiorare la situazione», conclude l’esperta.

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