VIA LE SCORIE CON LA CICORIA
Depurativa, diuretica, drenante e digestiva: questa verdura dal sapore leggermente amaro è un toccasana per fegato e reni
Un piccolo ciuffo rasoterra, con foglie lunghe e seghettate, da cui si innalza un sottile fusto adornato da fiori azzurri: così si riconosce la cicoria da campo, una delle erbe selvatiche più usate in cucina. Oltre alla pianta spontanea sono molto diffuse le varietà coltivate, dalle foglie più piccole o, al contrario, molto più allungate. La cicoria, che appartiene alla stessa famiglia di radicchio, indivia e tarassaco, è ricca di acqua e di minerali, come calcio, potassio e sodio, che le conferiscono un’azione drenante e diuretica. «La cicoria è depurativa: stimola il lavoro del fegato, e in questo modo ha la capacità di smuovere le scorie dai tessuti e dal sangue, permettendone l’eliminazione a livello renale», spiega la dottoressa Anna D’Eugenio, medico nutrizionista. «Aiuta, inoltre, a ridurre i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue».
EFFICACE SIA CRUDA SIA COTTA
«Consumata cruda in insalata, la cicoria ha un’azione prevalentemente depurativa, ipoglicemizzante e drenante», continua l’esperta. Se preferisci un sapore meno amaro, puoi puntare sulla varietà più piccola, la cosiddetta cicorietta, con foglie tonde e non frastagliate, che è anche più tenera. «La varietà più grande, se lessata, fa bene al fegato ed è utile nella stipsi, soprattutto se ripassata in padella con aglio olio e peperoncino. Cucinata in questo modo è efficace anche in caso di inappetenza perché stimola maggiormente le funzioni digestive. Attenzione, però, a non abusarne se si soffre di diverticoli: può peggiorare la situazione», conclude l’esperta.