COSÌ RINGIOVANISCI LE PARTI INTIME
Dopo i 50 l’atrofia vaginale compromette rapporti e autostima. Ma puoi affidarti alla nuova radiofrequenza
Si chiama Eva ed è un nuovo trattamento studiato per contrastare l’atrofia vaginale, che colpisce il 70% delle donne in menopausa. Si basa su una tecnologia collaudata con successo in medicina estetica per rassodare e ringiovanire i tessuti: la radiofrequenza quadripolare dinamica.
COME SI EFFETTUA LA SEDUTA
«Nel canale vaginale viene introdotta una sonda simile a quella ecografica, che genera un campo elettromagnetico dinamico, cioè in costante movimento e in grado di agire su più punti, nello spessore delle mucose», spiega Rossella Nappi, ginecologa e direttrice del Centro per la menopausa del Policlinico S.Matteo di Pavia. «La trasformazione fisica delle onde elettromagnetiche in calore (dai 37 °C ai 45 °C in base alla risposta della paziente e al grado di atrofia) stimola la sintesi di collagene, acido ialuronico ed elastina, con un’azione rigenerante profonda che migliora l’elasticità e la lubrificazione vaginale». Durante la seduta, che non è dolorosa e dura 10 minuti, si avverte solo un calore interno.
IL PRIMO STUDIO-PILOTA
La radiofrequenza versione “intimo” è stata testata su 46 donne e i risultati pubblicati nel 2016 sulla rivista Minerva Ginecologica. Lo studio pilota ha dimostrato che, oltre a ridurre secchezza e prurito, il trattamento “zero ormoni” contrasta la lassità vaginale, cioè la discesa delle pareti della vagina che, spesso, trascina con sé quella della vescica e dell’utero. «Grazie all’effetto rimpolpante della cessione di calore, i tessuti riacquistano tono. Di riflesso si stoppano iniziali forme di prolasso», precisa la Nappi. Buoni risultati si ottengono con 5 sedute (ogni 15 giorni) che al Policlinico di Pavia, convenzionato con il Ssn, hanno un ticket di 22,50 € l’una. Privatamente, il costo è di 150-200 € a seduta. Dopo un anno e mezzo si ripete il ciclo. Per conoscere i medici che usano Eva, numero verde: 800-089490.