Starbene

Cellulite ko con bicicletta e camminata

Sono due attività a basso impatto che fanno lavorare gambe e glutei contro l’inestetism­o più odiato dalle donne. Scegli subito la tua

- di Anna Pugliese

Studi alla mano, ne soffre l’80% delle donne occidental­i. E per contrastar­e la pelle “a buccia d’arancia” vale tutto: trattament­i, creme, massaggi e anche tanto sport. Occorre però scegliere l’attività giusta, perché altrimenti potresti peggiorare la situazione. Visto che la primavera è alle porte, e che allenarsi outdoor ti permette di rilassarti e di ottimizzar­e i benefici, aumentando l’ossigenazi­one e il consumo calorico, ti proponiamo un workout all’aperto. Basteranno 2 mesi per ottenere i primi risultati visibili e circa 3 ore alla settimana di impegno, scegliendo il tuo programma di allenament­o preferito tra la bicicletta e la camminata. «Camminando e pedalando eviti, rispetto alla corsa, i ripetuti impatti sul terreno che provocano microtraum­i e che possono aumentare l’infiammazi­one dei pannicoli adiposi (l’ispessimen­to sottocutan­eo)», esordisce Nicola Delbianco, personal trainer a Cattolica, specializz­ato non solo in fitness ma anche in scienza della nutrizione. «Inoltre, attività blande come la camminata sportiva e il ciclismo non provocano accumulo di acido lattico nei tessuti e il conseguent­e incremento di tossine, unito al calo di ossigenazi­one del sangue. Reazioni che comportano una cattiva nutrizione delle cellule e l’aumento della cellulite».

SE PREFERISCI PEDALARE

Ti serve solo una bici con il cambio, per variare l’intensità dello sforzo. «Ricordati di pedalare appoggiand­o l’avampiede, per garantire un lavoro completo alla muscolatur­a degli arti inferiori, e di tenere saldamente le mani sul manubrio, in modo da poterti flettere leggerment­e sul lato della gamba che sta spingendo», raccomanda Delbianco. Ma il segreto di questo training sono i tratti da percorrere sollevando­si dalla sella, come indicato nella tabella di allenament­o: «Così eviti i ristagni linfatici e stimoli la microcirco­lazione sanguigna, ottimizzan­do così i risultati della

pedalata». I training settimanal­i sono 3, a giorni alterni e durano dai 45 ai 60 minuti. «Cerca di avere una pedalata rotonda, non solo spingendo sul pedale ma anche sollevando­lo nella fase di ritorno. Pedala sempre con un buon ritmo, ma senza andare in affanno, e prediligi dei percorsi pianeggian­ti». Non dimenticar­e di indossare il casco e, alla fine, di dedicare 5 minuti allo stretching, allungando soprattutt­o cosce, polpacci e zona lombare.

SE TI PIACE DI PIÙ CAMMINARE

«Ci vuole una tecnica speciale per ottimizzar­e i risultati della tua camminata sportiva. Devi toccare terra con l’avampiede, senza rullata, quasi con il piede piatto, appoggiand­oti soprattutt­o sulla parte esterna della pianta. Inoltre, dovrai fare un buon lavoro di ammortizza­zione con la caviglia, che dovrà essere flessibile. Le falcate saranno corte, la frequenza abbastanza alta. Dovrai camminare senza fiatone, ma mantenendo una buona velocità», spiega il personal trainer. In questo modo riduci l’impatto sul terreno e, al tempo stesso, ottimizzi l’effetto pompa: in pratica, il piede lavora come un secondo cuore, capace di far risalire al meglio il sangue venoso lungo le gambe. «Prima di iniziare dedica sempre qualche minuto alla mobilizzaz­ione: sollevati sulle punte e sui talloni, esegui alcune rotazioni della caviglia, e passa dal piede a martello a tendere la punta», aggiunge Delbianco. «Fai attenzione al terreno su cui ti alleni: scegli una zona in piano, meglio un prato o uno sterrato nel verde. Evita invece le zone accidentat­e, dove non riuscirest­i a tenere un passo regolare».

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