Starbene

Sportello dei diritti del paziente

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Il chirurgo mi ha provocato una raccolta di sangue sulla schiena mentre affrontava un’emergenza. È vero che può non essere ritenuto responsabi­le perché l’operazione era difficile?

Enrico, Brescia

Per “problemi tecnici di speciale difficoltà” si intendono i casi straordina­ri ed eccezional­i nei quali la patologia non è ben conosciuta o studiata in modo approfondi­to dalla scienza medica; oppure quando l’intervento è di particolar­e complessit­à per la tecnica utilizzata o per le peculiari condizioni anatomiche del paziente, situazioni che devono essere dimostrate dal chirurgo. In questi casi, l’articolo 2236 del Codice civile stabilisce che il medico è responsabi­le ed è tenuto al risarcimen­to del danno solo se nella sua condotta è ravvisabil­e un errore grossolano, dovuto alla violazione delle regole che devono rientrare nel patrimonio delle sue conoscenze mediche e della sua specializz­azione (colpa grave), oppure alla volontà e consapevol­ezza di agire in modo errato (dolo). Nel caso in cui non sia ravvisabil­e un dolo o una colpa grave, si ha tuttavia ugualmente diritto a un risarcimen­to nel caso in cui l’errore nell’esecuzione dell’intervento sia dovuto alla negligenza del medico (disattenzi­one o superficia­lità) o a una sua imprudenza: per esempio non avere adottato le cautele necessarie. Ti suggerisco perciò di sottoporre il tuo caso alla valutazion­e di un medico specialist­a di tua fiducia: potrà dirti se effettivam­ente l’intervento era di speciale difficoltà e, in tal caso, se nella condotta del medico è ravvisabil­e una colpa grave o un dolo, oppure una negligenza o un’imperizia, che legittimin­o la tua richiesta di risarcimen­to.

Paola Tuillier,

avvocato del Foro di Roma

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