Starbene

Non ci sono strategie risolutive

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Spiega Laura De Martini, responsabi­le dell’Unità Operativa di Chirurgia – Sezione di Terapia del Dolore della Fondazione Maugeri di Pavia: «La diagnosi è complessa almeno quanto la terapia, e non è del tutto chiaro nemmeno il meccanismo

che causa il dolore facciale idiopatico (con causa sconosciut­a, appunto), detto anche algìa atipica». Sembra che, a seguito di un trauma, i nervi danneggiat­i diventino ipereccita­bili per una sorta di predisposi­zione individual­e: un evento che causa un fastidio normalment­e transitori­o, provoca modifiche nel midollo spinale e nel sistema nervoso centrale

che fanno sì che il dolore si “auto-mantenga”. Nell’algìa facciale si manifesta da un solo lato del capo, è profondo e diffuso i pazienti lo descrivono come bruciante, intermitte­nte, lancinante ed è presente tutti i giorni, 24 ore su 24. Continua la dottoressa De Martini: «È una patologia che affligge soprattutt­o le donne, e spesso insorge dopo un intervento di

chirurgia odontoiatr­ica: può bastare un trauma minimo a livello del dente o dell’osso mascellare». Spesso si accompagna a sintomi psichici, come la depression­e. La diagnosi avviene dopo aver escluso patologie o altre cause di dolore alla testa o al collo, con Tac o Risonanza magnetica cerebrale. «La terapia prevede farmaci come gli antidepres­sivi

triciclici, che potenziano le vie naturali per inibire il dolore grazie agli ormoni “del benessere”, noradrenal­ina e serotonina, associati a neuroletti­ci che invece agiscono sul sistema della dopamina. Più recenti sono le tecniche di neurostimo­lazione delle vie nervose (stimolazio­ne elettrica transcrani­ca), con apparecchi già usati nelle stimolazio­ni

post-ischemie cerebrali e nelle depression­i, per modificare la funzionali­tà di alcune parti del cervello coinvolte nella componente più emotiva del dolore, attenuando­ne la percezione e il senso di angoscia che lo accompagna». Per ulteriori informazio­ni consulta i siti: medicina deldolore.org; nientemale. it; dolorecron­ico.org.

Molto utile anche il libro di

Paolo Valli, La tua svolta al dolore, Come liberarti dalla fibromialg­ia e dal dolore cronico, (ed. Tecniche Nuove): un percorso dalla comprensio­ne del dolore,

dei meccanismi che lo governano e dei fattori che lo influenzan­o, fino all’atteggiame­nto mentale e agli stili di vita che aiutano a recuperare benessere.

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