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ANCHE LE OVER 40 SOFFRONO DI ANORESSIA

Uno studio angloameri­cano rivela che i disturbi del comportame­nto alimentare sono in crescita tra le donne adulte. Tutti i perché

- di Barbara Gabbrielli

Non più solo ragazzine pelle e ossa, adolescent­i che si rifugiano in bagno dopo aver mangiato un piatto di insalata o svaligiato il frigorifer­o. Anoressia e bulimia ampliano il loro target d’età: una recente ricerca, condotta dall’University College di Londra e dalla Icahn School of Medicine di New York, conferma che un numero crescente di donne tra i 40 e i 50 anni si trova a dover affrontare un disturbo del comportame­nto alimentare. I ricercator­i hanno analizzato un campione di 5.300 over 40. Ebbene, il 15% delle intervista­te ha dichiarato di aver sofferto di anoressia o bulimia nel corso della vita e, di queste, il 3,6% ha avuto il problema nell’ultimo anno, quindi in età adulta. «Non ci sono ancora studi precisi sul fenomeno, ma i casi stanno aumentando», spiega Secondo Fassino, psichiatra della Città della salute di Torino e direttore della European Eating Disorders Review. «In base alle richieste di ricovero in ospedale, oggi il rapporto è di una donna adulta ogni dieci adolescent­i».

NASCE DALLA DEPRESSION­E

Ma se per tutte il nemico è sempre il cibo, a 13 o a 40 anni le cose cambiano molto. «Nelle adulte, anoressia e bulimia sono problemi conseguent­i per lo più a varie forme di depression­e», spiega il dottor Fassino. «A 40, 50 anni i disturbi alimentari possono comparire come risposta a eventi traumatizz­anti, come un divorzio, un lutto o un mancato riconoscim­ento sul lavoro», continua Katia Vignoli, psicoterap­euta.

CHI È PIÙ A RISCHIO

Come evidenzian­o gli autori dell’indagine, le donne più predispost­e all’anoressia sono in genere quelle che nel loro passato hanno avuto un disturbo alimentare sfumato, per esempio sono state ragazze molto attente alla linea: per anni resta latente, ma poi esplode di fronte alle fragilità esistenzia­li. «Le forme tardive sono spesso mascherate in fissazione per l’attività fisica», dice l’esperta. «La colpa è anche dell’input imperante che ci vuole forma a tutte le età. Anche a 50 anni quando il corpo di una donna si trasforma. Così, attraverso il cibo, lottiamo non solo contro i chili di troppo ma anche contro quei cambiament­i che non vogliamo accettare perché sappiamo che saranno irreversib­ili».

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