COME LAVARE L’ABBIGLIAMENTO SPORTIVO
Niente alte temperature e ammorbidenti. Segui invece queste dritte per preservare a lungo materiali e tessuti
Gli indumenti e le scarpe che usi in palestra o per correre, così come le giacche, i pantaloni e gli scarponcini per il trekking hanno proprietà tecniche ben definite grazie ai particolari tessuti e materiali utilizzati. Che sono però anche molto delicati: può infatti bastare un solo lavaggio scorretto per rovinarne per sempre le caratteristiche. Come pulire allora gli abiti sportivi e l’attrezzatura senza rischi? Seguendo le dritte di Loredana Cazzaniga, buyer e responsabile del punto vendita di Lissone (MB) della catena DF Sport Specialist.
1 INTIMO E CAPI TECNICI SINTETICI O DI LANA
«Tutto l’abbigliamento sportivo e per il fitness, dall’intimo alle maglie e ai pantaloni in tessuto sintetico, si può lavare in lavatrice», spiega Loredana Cazzaniga. Attenta, però: imposta la temperatura a massimo 30 °C perché, se più elevata, può deteriorare il tessuto tecnico. «E non usare mai l’ammorbidente, che è molto grasso e potrebbe chiudere i pori rovinando la traspirabilità», aggiunge l’esperta. Fatta attenzione ai gradi e al detergente (sempre neutro), i capi intimi e d'abbigliamento sportivo possono poi anche passare in centrifuga, evitando però di metterli insieme a indumenti con fibbie, borchie o cerniere, che potrebbero strapparne il filato. Bandita invece l’asciugatrice: mettili sullo stendibiancheria, meglio se rivoltati e sempre lontano da fonti dirette di calore.
2 CALZATURE DA RUNNING E PER IL FITNESS
In genere hanno la tomaia in mesh, quel tessuto sintetico poroso che lascia respirare il piede, con suola e intersuola in materiali gommosi speciali come l’Eva, il Boost o il Gel. I motivi per cui diventa necessario lavarle sono due: risultano sporche all’esterno, di fango e detriti, oppure emanano cattivo odore. «La raccomandazione è di evitare il più possibile la lavatrice», avverte l’esperta. «Per lo sporco all’esterno basta sciacquarle sotto acqua corrente fredda o tiepida: togli i lacci e la soletta interna, prendi una spazzola delicata (o anche un vecchio spazzolino) e strofinala bene sulla tomaia fino a rimuovere lo sporco». Se invece puzzano, è perché all’interno stanno proliferando alcuni batteri: «Non basta allora lasciarle a prendere aria, ma bisogna eliminare i germi usando esclusivamente del detergente neutro». Se però vuoi proprio mettere le tue scarpe sportive in lavatrice, magari perché sono davvero sporche in eccesso, imposta il ciclo con acqua fredda o alla temperatura massima di 30 °C, dopo averle infilate all’interno di un sacchettino retinato (per preservare al meglio la forma della tomaia) senza lacci e solette. «Vietata assolutamente l’asciugatrice, così come ogni fonte di calore: dal termosifone al phon e anche l’esposizione diretta al sole, altrimenti la suola diventa gialla e si potrebbero sfaldare le parti incollate», raccomanda ancora Loredana Cazzaniga.
3 COSTUMI DA PISCINA
«La cosa importante è togliere subito il cloro, che è molto aggressivo su tessuti tecnici sintetici come la lycra, di cui sono fatti i costumi per la piscina», spiega Loredana Cazzaniga. Appena uscita dalla vasca, sciacqua bene il costume sotto l’acqua corren-
te, poi, una volta a casa, stendilo ad asciugare. Per una maggiore durata del costume è meglio limitare i lavaggi domestici in lavatrice.
4 GIACCHE E PANTALONI TECNICI IMPERMEABILI
Sono realizzati con membrane tipo Gore-tex o Polartec e con il trattamento Dwr (Durable Water Repellent) che li rende impermeabili. «Come consigliato dagli stessi produttori, meglio lavare questi capi a casa piuttosto che a secco in lavanderia, dove potrebbero utilizzare prodotti troppo aggressivi», specifica Loredana Cazzaniga. Ok alla lavatrice, quindi, ma sempre con la temperatura a massimo 30 °C, usando poco detergente e mai ammorbidente, detersivi in polvere, smacchianti o candeggina. Lavali poi da soli e con le zip chiuse, impostando la centrifuga al minimo per ridurre le grinze. Questi capi si asciugano rapidamente stendendoli all’aria e c’è un piccolo trucco per riattivare il Dwr, consigliato sempre dai produttori: puoi fare un passaggio in asciugatrice o stirarli a media temperatura e senza vapore, frapponendo un panno tra il capo e il ferro da stiro. «Di solito questi capi tecnici sono garantiti per un centinaio di lavaggi: se vuoi farli durare più a lungo, evita di lavarli dopo ogni utilizzo o comunque limitati a un semplice passaggio in lavatrice con acqua fredda e senza sapone, solo per togliere polvere e smog che possono ostruire i pori della membrana».
5 SCARPONCINI DA MONTAGNA
Possono essere in pelle naturale o con la tomaia in tessuto sintetico, e ancora usare delle membrane tipo Gore-Tex. «Per nessun motivo devono finire in lavatrice», raccomanda l’esperta. Le solette e le stringhe vanno tolte e lavate con detergente neutro o sapone, mentre per pulire l’esterno della tomaia devi passare delicatamente una spugnetta morbida o uno spazzolino usato rimuovendo fango e terra solo con l’acqua, senza usare detersivi o saponi. Anche per gli scarponcini l’a- sciugatura deve essere fatta lontano da fonti di calore e dai raggi diretti del sole. «Nel caso di quelli in pelle, dopo il lavaggio è bene trattarli con grasso naturale per calzature o con specifici prodotti sintetici secondo le indicazioni del produttore».
6 GUANTI IMBOTTITI
«I guanti con imbottitura, sia i modelli da sci sia quelli per alcune attività di fitness, sono tra i capi più difficili da pulire», avverte l’esperta. Il lavaggio a macchina può torcere l’imbottitura interna alle dita, con il rischio di non riuscire a risistemarla, visto che è assemblata prima della cucitura esterna, e di rendere inutilizzabili i guanti. «Il consiglio è di lavarli solo a mano, sciacquando con prodotti molto delicati e spolverando l’interno con poco bicarbonato, ottimo anche per togliere i cattivi odori».
7 PIUMINI NATURALI OPPURE SINTETICI
Non c’è bisogno di affidarsi a una tintoria specializzata per pulire le giacche di piumino, naturale o sintetico: puoi metterle in lavatrice, prendendo però alcune precauzioni. Per prima cosa, non mischiare la giacca ad altri capi (se non ad altri piumini) e mettila sempre nel cestello con tutte le zip chiuse; se la lavatrice non ha un ciclo specifico, imposta quello per sintetici delicati, con la temperatura a 30 °C e usando solo un detersivo neutro (mai l’ammorbidente). Vuoi mantenere il piumino gonfio e morbido? «Infila una pallina da tennis pulita nel cestello, così magicamente l’imbottitura rimarrà ben distribuita nei ‘salsicciotti’ della giacca, e imposta la centrifuga al minimo». Attenta poi all’asciugatura: alcuni marchi consigliano 2-3 cicli nell’asciugatrice, scuotendo la giacca tra un ciclo e l’altro (controlla l’etichetta), ma puoi anche stendere il capo in un posto caldo e arieggiato, armandoti di pazienza. Per far asciugare le piume dell’imbottitura ci vogliono infatti 3-4 giorni, nei quali devi girare la giacca sottosopra, oltre a rivoltarla e scuoterla più volte.